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Otto Warmbier: un giovane studente che ha pagato colpe che non aveva

Otto Warmbier: un giovane studente che ha pagato colpe che non aveva

Iscritto alla facoltà di Economia e Commercio alla University of Virginia, Otto Warmbier era stato fermato dalle autorità nordcoreane dopo un breve vi

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Iscritto alla facoltà di Economia e Commercio alla University of Virginia, Otto Warmbier era stato fermato dalle autorità nordcoreane dopo un breve viaggio cominciato in Cina. Dal quel giorno sono seguite probabilmente torture che lo hanno portato al coma e poi alla morte

Era il 2 gennaio 2016 quando Otto Warmbier fu arrestato dalla polizia nord-coreana, accusato di aver rubato un poster propagandistico raffigurante l’immagine del leader di Pyongang, Kim Jong-Yun (guai ad opporvisi e a manifestare il proprio dissenso).

Dopo 17 mesi, il ventiduenne americano, studente alla facoltà di Economia e Commercio alla University of Virginia è morto. Otto aveva commesso, per il regime nordcoreano, un atto gravissimo, un affronto alla dittatura capeggiata da un uomo cinico e senza scrupoli, in grado di far uccidere senza alcuna remora anche i propri collaboratori.

Dopo essere stato arrestato più di un anno fa, lo studente americano era stato costretto a confessare in tv il proprio atto, preso dalla disperazione. Poco dopo Otto era stato condannato a 15 anni di lavori forzati senza alcun regolare processo, piuttosto un monito per chiunque avrebbe tentato nuovamente di attaccare il sistema.

Il 13 giugno, pochi giorni fa, Otto Warmbier era stato rilasciato a causa delle sue condizioni di salute apparse subito gravissime, anche all’analisi dei medici statunitensi. Il ragazzo si trovava in coma già da diverso tempo (secondo le perizie addirittura dall’aprile del 2016), intubato ed incosciente a causa di grossi danni celebrali.

I medici non sono ancora riusciti a risalire al motivo ma si sospetta che il ventiduenne americano sia stato torturato fino ad accusare un attacco cardio-polmonare. Il regime di Pyongyang parla invece di effetti negativi di un sonnifero utilizzato per calmare un attacco di botulismo.

Quel che è più probabile è che Otto Warmbier sia l’ennesima vittima di un regime spietato, che guarda solo all’apparire forte e invincibile. Potrebbe aver “giocato a suo sfavore” l’ulteriore recente deterioramento dei rapporti internazionali tra gli Stati Uniti di Donald Trump e la Corea del Nord, causato dai test missilistici e nucleari continuamente minacciati.

Il tragico epilogo “rende più intensa la determinazione della mia amministrazione per prevenire queste tragedie che accadono a persone innocenti da parte di regimi che non rispettano le leggi e la decenza umana più basilare”, conclude il Presidente americano in una nota di condoglianza e condanna dell’accaduto, facendo riferimento ad altri tre cittadini americani tuttora nelle mani pericolose delle autorità nordcoreane.

#FacceCaso

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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