Consigli spassionati di chi la maturità l’ha affrontata e di chi ha guardato i temi con un po’ di dubbi. Sono passate da poco le prime due prove scri
Consigli spassionati di chi la maturità l’ha affrontata e di chi ha guardato i temi con un po’ di dubbi.
Sono passate da poco le prime due prove scritte dell’esame di maturità: italiano per tutti e poi le materie di indirizzo. Abbiamo sentito tante di quelle critiche sulle scelte delle tracc(i)e, dall’analisi del testo al saggio socio-economico. Ve lo dico da ex studente liceale che un po’ nella prima prova se la cavava, poteva andare peggio.
Per carità, Caproni l’ho conosciuto per caso, anche se la poesia non l’avevo mai letta né tantomeno conoscevo la raccolta. Ma il problema è uno, alla fine del ‘900 non ci si arriva mai e il MIUR lo sa, quindi hanno pensato “facciamo un’innovazione anche se i ragazzi non sono capaci, quindi mettiamo delle domande semplici”.
La stessa cosa si può dire della tipologia B della prima prova che può essere svolta sia sotto forma di articolo di giornale sia di saggio breve. Altro problema, a scuola si scrive poco e si legge ancora meno; i quotidiani sono poco contemplati e i libri assegnati sono sempre uguali.
Come fa un ragazzo a scrivere un articolo o un saggio breve quando non sa nemmeno come costruire una frase scorrevole?! I documenti sono utili se si sanno usare, ma non si può iniziare da zero proprio il giorno della maturità.
I temi non sono male, basta un minimo di concentrazione e un tema carino lo tirano fuori tutti.
Per affrontare la prima prova serve originalità perché se siete un po’ differenti dagli altri e sviluppate bene, è l’unico consiglio che avrei seguito.
Per il resto, non è colpa vostra, la scuola non vede sviluppi e fino a quando non si decideranno a cambiare tutto non migliorerà nulla.
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