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L’ultima terza prova

L’ultima terza prova

Ieri si è svolta la terza prova scritta della maturità, ultima nella storia. Dal prossimo anno infatti cambiano le carte in tavola. Terza prova: anda

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Ieri si è svolta la terza prova scritta della maturità, ultima nella storia. Dal prossimo anno infatti cambiano le carte in tavola.

Terza prova: andata. Lo stato d’animo dei maturandi non può che essere di ennesimo passo verso la fine degli agognati esami. Quando hai solo l’orale davanti, capisci che il liceo è davvero agli sgoccioli.
Si è concluso col terzo atto scritto, una terza prova che, rispetto alle prime due, varia da liceo a liceo, da classe a classe. Materie scelte in comune accordo ( due teoriche incognite ) e infine lo studente a rispondere a tot domande aperte.

Ma è servita realmente nel tempo? Molti dicono che sia l’unico criterio che valuta tutte le materie studiate, potendo capitare qualsiasi cosa del programma affrontato. In teoria, a presentarla così, sembrerebbe il modo migliore per far studiare tutto già con gli scritti.
Ma ogni anno tantissime classi si ritrovano con alcuni “trucchetti” serviti: materie che dovrebbero scoprirsi il giorno stesso svelate dal professore settimane prima. Ma anche domande i cui argomenti a volte vengono preparati a tavolino, oltre la facilità in alcuni casi di riuscire a copiare.

Troppi stratagemmi dietro, che ci fanno porre una domanda semplice semplice: è mai davvero servita allora?
Forse tempi addietro la serietà, così come quella di tutta la maturità, stimolava uno studio massiccio. Ora come ora non ci resta che tirare un sospiro di sollievo.

Tutto sommato potrebbe essere solo la prima di tante cose tolte, alcune delle quali, con questo “esame di Stato”, sempre più inutili.

#FacceCaso

Di Umberto Scifoni

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