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Anni di laurea: Paolo Baretta rilancia il riscatto

Anni di laurea: Paolo Baretta rilancia il riscatto

La proposta del sottosegretario all’Università prevede di rendere il riscatto degli anni di laurea per chi si immatricolerà dal 2018 in poi meno onero

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La proposta del sottosegretario all’Università prevede di rendere il riscatto degli anni di laurea per chi si immatricolerà dal 2018 in poi meno onerosa con immediati vantaggi per le tasche dei richiedenti.

Novità in arrivo per chi si immatricolerà nel 2018! Finalmente anche le nuove generazioni di studenti potrebbero godere di trattamenti favorevoli e vantaggi, non solo quelle passate. Specialmente per il riscatto degli anni di laurea!

È proposta del sottosegretario all’università Paolo Baretta quella di consentire a coloro che si immatricoleranno dal 2018 in poi il riscatto degli anni di laurea ai fini pensionistici con peculiarità rispetto al passato.

La proposta riguarda quindi principalmente i giovanissimi che si iscriveranno prossimamente all’università e segue quella precedente di consentire il riscatto degli anni di laurea anche ai “Millennials”, a coloro che solo nati tra il 1980 e il 2000.

Ma cosa è il riscatto degli anni di laurea?

Si tratta di una procedura prevista dalla legge che consente di considerare gli anni regolarmente impiegati per il corso di studi universitario ai fini contributivi, potendo così andare prima in pensione e con un ammontare maggiore di contributi.

Ma non è tutto ora quel che luccica, perché se prima facie il riscatto sembra un istituto positivo, aspetto negativo è l’onerosità: chi chiede il riscatto degli anni di laurea deve infatti pagare l’ammontare dei contributi corrispondenti agli anni di laurea che vengono considerati come anni lavorativi. Ripetizioni necessarie 😉

La proposta del sottosegretario Baretta modificherebbe in meglio proprio questo aspetto perché prevede che il richiedente paghi solamente una parte mentre la restante rimane a carico dello Stato.

Come è facile capire, si tratta di un trattamento più favorevole rispetto a quanto riservato agli immatricolati prima del 2018 che per beneficiare del riscatto devono, come accennato, pagare cifre molto cospicue che spesso rendono inutile il procedimento.

La proposta è ancora tale e verrà discussa prossimamente in un incontro con i sindacati.

Quella del riscatto degli anni di laurea è sicuramente una novità che sarebbe molto gradita, considerando che la nuova generazione di studenti è poi costretta a combattere per anni con la precarietà del mercato del lavoro e assicurarsi qualche anno di contributi in più non può fare che bene.

#FacceCaso

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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