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Sarà possibile sfruttare la stimolazione magnetica transcranica TMS che consiste nell’inviare una stimolazione magnetica a precise aree del cervello per diagnosticare l’ Alzheimer. #FacceCaso.
L’Università di Brescia ha ideato un metodo facile ed economico per diagnosticare l’ Alzheimer.
Si tratta di registrare la risposta cerebrale a una piccola e impercettibile stimolazione inviata dall’esterno con una sonda.
Grazie al contributo di Barbara Borroni, associata di Scienze Cliniche e Sperimentali dell’Uni Brescia, sarà possibile sfruttare la stimolazione magnetica transcranica TMS che consiste nell’inviare, tramite una sonda che si poggia sulla testa, una stimolazione magnetica a precise aree del cervello.
Borroni spiega che “nel cervello ci sono diversi tipi di neuroni che rilasciano diversi messaggeri chimici (neurotrasmettitori): ad esempio neuroni che rilasciano glutammato, neuroni che rilasciano acetilcolina etc”.
Grazie alla TMS è possibile vedere se queste diverse famiglie di neuroni funzionano bene e discriminare di conseguenza tra le malattie.
“L’Alzheimer è legato a un deficit di rilascio di acetilcolina. Quello che facciamo è registrare la risposta alla stimolazione e in base ad essa valutiamo, appunto, l’integrità dei diversi neurotrasmettitori. Se questi risultati saranno replicati in studi più ampi i clinici potrebbero essere presto in grado di diagnosticare con facilità e rapidità la demenza frontotemporale con questo metodo non invasivo”. Ha precisato l’esperta.
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