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Fedeli si schiera e dice sì al cellulare in classe

Fedeli si schiera e dice sì al cellulare in classe

Un sì importante che gli alunni aspettavano dal 2007 quando l’allora ministro Fiorino bandì l’uso del cellulare. #FacceCaso. La ministra dell’Istruzi

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Un sì importante che gli alunni aspettavano dal 2007 quando l’allora ministro Fiorino bandì l’uso del cellulare. #FacceCaso.

La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli dice sì al cellulare in classe.

“Il 15 settembre partirà un gruppo di lavoro con le migliori e i migliori esperti del Paese per rivedere le indicazioni nazionali e intervenire su cosa le nostre studentesse e i nostri studenti studiano a scuola”. Ha spiegato la ministra.

Verrà inoltre affiancato un gruppo che servirà a chiarire l’utilizzo di smartphone e tablet degli studenti in classe.

“E promuovendo un uso consapevole e in linea con le esigenze didattiche. Questo gruppo avrà 45 giorni per pubblicare delle linee guida chiare ed efficaci per le scuole”. Ha proseguito Fedeli.

Addio per sempre alla circolare di Giuseppe Fiorino datata 15 marzo 2007 che bandiva l’uso del cellulare a scuola. All’epoca il ministro scriveva:

“In via preliminare, è del tutto evidente che il divieto di utilizzo del cellulare durante le ore di lezione risponda ad una generale norma di correttezza che, peraltro, trova una sua codificazione formale nei doveri indicati nello Statuto delle studentesse e degli studenti”.

Fiornino proseguiva. “In tali circostanze, l’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa che per i compagni, oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente configurando, pertanto, un’infrazione disciplinare sanzionatile attraverso provvedimenti orientati non solo a prevenire e scoraggiare tali comportamenti ma anche, secondo una logica educativa propria dell’istruzione scolastica, a stimolare nello studente la consapevolezza del disvalore dei medesimi”.

Nel 2017 la musica è cambiata. Valeria Fedeli promuove l’uso del cellulare e del tablet per un utilizzo regolato e reso utile all’attività didattica.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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