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Negli Usa arriva la laurea sulla Chimica della Marijuana

Negli Usa arriva la laurea sulla Chimica della Marijuana

Per gli accademici più incalliti e ortodossi la notizia potrà sembrare alquanto bizzarra, ma la si deve analizzare a fondo per capirne l’importanza.

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Per gli accademici più incalliti e ortodossi la notizia potrà sembrare alquanto bizzarra, ma la si deve analizzare a fondo per capirne l’importanza.

A Marquette, in Michigan, presso la Northern Michigan University, nasce un innovativo corso incentrato sulla cannabis. Il nome del corso è “Medicinal plant chemistry”, focalizzato appunto sull’analisi della marijuana.
Si tratta del primo corso di questo genere, e deve la sua nascita alla diffusione sempre più capillare dell’uso della cannabis terapeutica.

Molti stati Usa hanno legiferato sul tema, consentendo l’utilizzo curativo della marijuana, così come molte altre realtà del mondo tre le quali anche l’Italia.

Il corso in questione avrà la durata di 4 anni, durante i quali gli studenti avranno l’occasione di approcciare materie scientifiche quali chimica, biologia e altre, oltre che altre specifiche sul tema, andando quindi a studiare gli effetti della cannabis sulla salute dell’uomo e le varie legislazioni presenti negli stati Usa. Previsti anche esperimenti sul campo con orticoltura (quindi simulazione della coltivazione della cannabis) e analisi strumentale.

Un corso completo che nasce dall’esigenza di iniziare a formare una nuova generazione preparata su un ambito che negli ultimi anni è letteralmente esploso e che, con ogni probabilità, da qui in futuro continuerà a crescere.

D’altronde già in tanti contesti accademici si sta assistendo ad un maggiore interesse nei confronti della marijuana terapeutica; in Israele ad esempio, dove era stato avviato un corso sperimentale generico relativo alla cannabis. Ad organizzarlo era stata la Ariel University, istituzione nell’ambito delle università pubbliche di Israele, un altro Paese all’avanguardia in questo settore.

Anche in Italia sono stati mossi i primi passi in questo senso: da quest’anno presso l’Università di Padova è possibile iscriversi al corso “La cannabis medicinale: aspetti agro-produttivi, botanici, medici, legali e sociali” attivo presso il dipartimento di Neuroscienze.

Tornando al corso universitario in Michigan, questo è stato creato anche come risposta concreta alla crescita dell’interesse verso la marijuana medica e alla domanda per questo tipo di servizi, in grandissima ascesa. Negli Usa stanno nascendo molti laboratori attivi in questo campo che, ovviamente, hanno necessità di analisti preparati sul tema. Per gli studenti che frequenteranno questo corso le opportunità di lavoro potrebbero essere numerose.

Una domanda elevata di lavoratori e figure professionali che va a scontrarsi con una offerta molto bassa: praticamente una certezza per chi sia alla ricerca di un settore con opportunità di sviluppo ed occupazione.

L’industria della cannabis negli Usa è in crescita esponenziale: qui oltre alla marijuana medica, 4 diversi stati hanno approvato l’uso personale della sostanza. Le vendite di marijuana sono aumentate del 30% nel 2016, raggiungendo la soglia dei 6,7 miliardi di dollari di indotto. Le previsioni dicono che entro il 2021 le vendite raggiungeranno i 20 miliardi di euro annui.

E basandoci su questi numeri diventa ancora più chiaro quanto sia conveniente formarsi, studiare ed entrare adesso in un settore già in crescita e destinato, nel futuro prossimo, ad espandersi ancora di più.

#FacceCaso

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