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Cosa succederà alle scuole venete e lombarde post referendum?

Cosa succederà alle scuole venete e lombarde post referendum?

Dopo che i cittadini del Veneto e Lombardia sono stati chiamati a votare ai due referendum consultivi, uno dei punti più oscuri riguarda il futuro del

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Dopo che i cittadini del Veneto e Lombardia sono stati chiamati a votare ai due referendum consultivi, uno dei punti più oscuri riguarda il futuro della scuola. Da migliorare ci sarebbe molto ma il rischio è che si faccia ancora peggio.

Terminati i referendum in Lombardia e Veneto per chiedere più autonomia regionale, la possibilità che anche la scuola diventi motivo di contesa è sempre più verosimile.
Lo aveva annunciato un comunicato della Uil Scuola e adesso il monito è più attuale che mai.

Dopo l’inaspettato (ma sperato) risultato dei referendum è importante guardare con maggior attenzione al futuro della scuola italiana. Cosa succederà?

La scuola nazionale non va disgregata, il referendum di domenica […] rischia di produrre divisioni inutili e dannose […]“.  Così aveva avvertito il segretario della Uil Scuola, Pino Turi.

Il post referendum: la scuola è uno strumento di unione non di separazione

Non sappiamo se la Lombardia e il Veneto avranno quel che vorranno ma quel che è certo è che apriranno un dialogo con il governo centrale. Cercheranno poi di portare a casa qualche risultato dopo i referendum consultivi.

La scuola, motivo di dibattito in tutta Italia, potrebbe essere uno dei punti su cui si giocherà la partita.
Una buona scuola crea buone persone e bravi cittadini. Cosa c’è di meglio che poter amministrare uno dei cardini di una società civile?

I rischi che si corrono dopo i referendum sono molti, primo tra tutti, come sollevato dalla Uil, che la scuola diventi strumento di separazione invece che di unione.
Se c’è qualcosa a cui in uno Stato laico come il nostro è demandato il compito di abbattere le barriere, eliminare le diseguaglianze, dando a tutti gli stessi mezzi e possibilità è proprio la scuola.

Se tra gli obiettivi post referendum ci sarà quello di migliorare le scuole lombarde e venete ben venga. A patto che non accada a scapito del sistema scolastico nazionale.
La scuola pubblica deve essere uguale su tutto il territorio, in grado di dare una preparazione omogenea agli studenti sardi così come quelli veneti e lombardi.

I referendum si sono appena conclusi e il tavolo di confronto non è stato ancora aperto, abbiamo tempo per vedere cosa succederà, se succederà. Intanto auguriamoci il meglio per gli studenti.

#Faccecaso

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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