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A due anni dal terremoto riapre l’Istituto di Amatrice

A due anni dal terremoto riapre l’Istituto di Amatrice

332 studenti di scuole elementari, medie e liceo potranno usufruire del nuovissimo campus a Villa San Cipriano. #FacceCaso. Le tremende scosse di ter

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332 studenti di scuole elementari, medie e liceo potranno usufruire del nuovissimo campus a Villa San Cipriano. #FacceCaso.

Le tremende scosse di terremoto che il 24 agosto 2016 hanno colpito il Centro Italia hanno sconvolto la vita quotidiana dei gradi e degli studenti. La ricostruzione è ancora lenta e sorge spontaneo chiedersi a che puto stiano con la ricostruzione delle scuole, fulcro di una vera e propria rinascita.

Per fortuna gli studenti dell’Istituto di Amatrice, completamente raso al suolo durante il terremoto, sono tornati in classe. 332 studenti di scuole elementari, medie e liceo potranno usufruire del nuovissimo campus a Villa San Cipriano.

Con una superficie di oltre 12 mila metri quadrati, la scuola è immersa nel verde ed è composta da cinque edifici: il liceo scientifico sportivo internazionale, la scuola secondaria di primo grado e la scuola primaria, il convitto, la palestra, e la materna e una piccola ludoteca.

Il progetto è stato reso possibile grazie all’impiego di circa 10 milioni di euro, 7 milioni di dollari dei quali donati dalla Ferrari e gestiti in poco più di dieci mesi dall’Agenzia per lo Sviluppo Invitalia.

Come si legge su iSchool, l’amministratore delegato di Invitalia, si è detto soddisfatto del lavoro svolto. 

“Costruire e ri-costruire presto e bene è possibile e il nuovo Campus ‘Romolo Capranica’ di Amatrice ne è l’esempio ultimo e più visibile. Nel ruolo di Centrale di Committenza unica, Invitalia, l’Agenzia per lo sviluppo del Paese, ha assunto la regia della realizzazione dell’opera, affiancando il Commissario straordinario per la ricostruzione, dalla progettazione alla realizzazione dell’intero Campus.

Dieci mesi per realizzare cinque edifici con materiali antisismici e a basso consumo energetico; spazi verdi, aule e laboratori all’avanguardia per bambini e ragazzi, dalla scuola materna al liceo. Un modello di best practice di valore che vede Invitalia a servizio della PA per rendere i processi e i lavori in cui è coinvolta più rapidi, efficienti ed efficaci. Sempre nel rispetto della trasparenza e della legalità.

Per farlo Invitalia mette in campo non solo risorse economiche pubbliche ma la qualità delle proprie competenze, un know how di primo piano in molti settori: dalla valorizzazione dei beni artistici al ‘tutoraggio’ per i giovani imprenditori; dalla progettazione di piani bonifica e risanamento, alla loro realizzazione; da soluzioni per recuperare are di crisi industriale a piani per la loro riconversione. Una solida base di professionalità e una molteplicità di esperienze, nella convinzione che le best practice non si improvvisano, ma si costruiscono nel tempo”.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani 

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