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Una “palpatina” di troppo: la storia di abusi all’università a Carrara

Le storie di violenze e abusi sono una costante in tutte le società, e solo ora cominciano a fiorire denunce coraggiose da parte di donne che stanno i

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Le storie di violenze e abusi sono una costante in tutte le società, e solo ora cominciano a fiorire denunce coraggiose da parte di donne che stanno imparando a “non starci”.

 

La studentessa ha trovato il coraggio di denunciare gli abusi e si è ribellata ad un fenomeno che, per quanto ne sappiamo, può essere molto diffuso. 22 anni lei, 60 lui. Da quanto si è capito, il professore di “tecniche dell’incisione” all’accademia di Belle Arti era ossessionato dalla ragazza. Tanto da voler tentare di sedurla sperando nella discrezione della studentessa. Mentre la ragazza originaria di Arcola non ci è stata e, dopo aver confidato le molestie ai familiari, ha deciso di sporgere denuncia.

Il PM ha raccolto le informazioni necessarie e, al momento, si è fatto un’idea chiara della situazione. Il professore l’avrebbe avvicinata il 17 Marzo parlandole e strusciandosi contro la coscia della ragazza. In seguito le avrebbe sussurrato all’orecchio di dargli la sua e-mail, con un tono tra il seduttivo e il minaccioso. Il tutto si sarebbe concluso con una pesante palpata che, secondo gli inquirenti, costituisce “violenza sessuale aggravata”. Per questo verrà processato il professore.

Professore che ha già chiesto un trasferimento per stare lontano dalla ragazza, accordatogli dall’Accademia delle Belle Arti di Carrara.

A una settimana dal caso Weinstein, che ha scoperchiato il malato gioco di abusi a Hollywood, questo episodio risulta importante. Ciò che le denunce delle ultime settimane ci hanno insegnato, se ancora già non lo sapevamo, è che in troppi ambienti ancora vigono queste regole tribali. E ciò fa pensare che, se la studentessa avesse accolto le avances invece di denunciare, probabilmente avrebbe passato gli esami a pieni voti. E un silenzioso rifiuto le sarebbe potuto gravare sulla media.

Queste forme di ricatto spiegano perché tante ragazze, sentendosi costrette, accettano questi abusi e soprattutto perché molti uomini si sentono autorizzati a farli.

 

#FacceCaso

Di Alessandro Luna

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