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Violenza sulle donne: l’Università di Perugia apre lo “Sportello antiviolenza”

Violenza sulle donne: l’Università di Perugia apre lo “Sportello antiviolenza”

Uno sportello che aiuti coloro, uomini e donne, in difficoltà a causa di violenze ricevute. È questa l'università che ci piace. Per violenza sulle do

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Uno sportello che aiuti coloro, uomini e donne, in difficoltà a causa di violenze ricevute. È questa l’università che ci piace.

Per violenza sulle donne si intende “qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvenga nella vita pubblica che in quella privata”. Risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999. Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Con questo atto, veniva istituita, 20 anni fa, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il 25 novembre di ogni anno tutto il mondo urla la sua solidarietà a colei che è stata piegata, vessata, offesa, uccisa, umiliata per anni nella propria casa o al di fuori di essa. E spesso, sappiamo che la vigliaccheria è la sorella scema dell’aggressività, di nascosto da sguardi “indiscreti”.

Basta violenza sulle donne urla Perugia

Proprio per questo, dal 26 novembre l’Università di Perugia ha aperto lo “Sportello antiviolenza”, un cantuccio in cui le donne, e gli uomini, possano rifugiarsi e sentirsi confortati ed anche aiutati e supportati nel denunciare qualsiasi tipo di violenza ricevuta.

Chiunque avrà bisogno, potrà infatti, telefonando allo 0755 853990 ogni giovedì dalle 15 alle 18, ricevere aiuto e consigli.

“La violenza, in tutte le sue declinazioni”, diceva qualche giorno fa il rettore, Maurizio Oliviero, “è sempre un atto vigliacco. Un luogo come l’Università, che non è un luogo qualsiasi della nostra società, deve poter svolgere un compito che vorrei sintetizzare in un messaggio e in un monito: nessuno deve sentirsi più solo”.

Con questo sportello vogliamo accendere questa luce e fare in modo che le persone si sentano parte di una comunità. Oggi sono molto orgoglioso del nostro Ateneo perché aggiunge un tassello di civiltà a una istituzione che deve essere un modello di riferimento per tutte le istituzioni, ma soprattutto per la nostra società”.

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

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