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Lana del Rey – il ritorno in Italia

Lana del Rey – il ritorno in Italia

A quattro anni dall'ultima data italiana, Lana del Rey annuncia per il "Lust for Life Tour" due nuove tappe italiane. Per preparasi al meglio per i s

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A quattro anni dall’ultima data italiana, Lana del Rey annuncia per il “Lust for Life Tour” due nuove tappe italiane.
Per preparasi al meglio per i suoi futuri concerti, andiamo a osservare l’evoluzione negli anni passati, della cantautrice.

Tra le varie pecche del nostro “Bel paese”, troviamo anche quella di rivelarsi spesso un “punto morto” nei vari tour degli artisti internazionali.
Lo sanno bene i fan di Elizabeth Woolridge Grant, l’artista e modella statunitense, meglio nota con il suo nome d’arte “Lana del Rey”,
difatti è assente sui palcoscenici italiani sin dal 2013.

Proprio quando la speranza di rivederla sbarcare nel nostro “stivale” sembrava persa tuttavia, per il suo prossimo tour mondiale,
Lana del Rey ha annunciato due date italiane nel 2018 rispettivamente a Milano e a Roma.
Nonostante il periodo di apparente assenza dalle radio italiane, a cui solo l’uscita del suo ultimo singolo “Love” ha saputo mettere fine,
questi 4 anni hanno segnato per l’artista un periodo di grande crescita musicale.

Difatti, tra il doppio album “Born to die – Paradise Edition”, che ha portato Lana del Rey in italia per il “Paradise Tour”,
e l’album “Lust for Life”, sono usciti altri e due dischi che, seppur assenti dalla scena italiana, sono più che degni di nota.
Stiamo parlando di “Ultraviolence” e “Honeymoon”, i due album citati difatti mantengono le tematiche e lo stile caratteristico
che l’autrice ha già dimostrato nei suoi primi lavori, accompagnate ovviamente dalla spettacolare tecnica canora della stessa.
Tuttavia i due dischi citati sono estremamente differenti tra di loro, e a loro volta con il primo come sonorità.
In “Ultraviolence” difatti ha optato per delle sonorità nel complesso molto più “rètro”,
mentre per “Honeymoon” ha preferito usare un sound più “ambient”.

Con delle scelte tanto particolari per le sonorità dei due album, non dovrebbe stupire il fatto che la “poco varia” scena pop italiana,
non li abbia pubblicizzati molto…

Nonostante sia difficile per i fan seguire costantemente un artista così “lunatica” tuttavia,
la voglia di fare “del proprio” senza riutilizzare la stessa formula mostrata da Lana, è sicuramente più che degna di rispetto.
Possiamo dire infatti che si sta dimostrando una personalità di carattere, come lo furono le indomabili grandi rockstar degli anni’70,
a cui l’autrice stessa ha detto di ispirarsi tra l’altro in più di una intervista.
La voglia di non rispettare i suoi schemi standard difatti, si nota subito già dalla copertina del suo ultimo album in cui Lana del Rey,
probabilmente per la prima volta, sfoggia un sorriso raggiante e adotta colori caldi rispetto alle precedenti cover.
L’immagine si rivela senza dubbio un benvenuto allo stile del nuovo disco, in cui per la prima volta la cantautrice ha inserito canzoni dalle tematiche allegre e speranzose, quasi come a sfatare la sua aura tetra da artista depressa, e nota per le sue canzoni tristi e cupe.

Per quanto alcuni potrebbero considerarlo un tradimento alla sua “figura teatrale”, probabilmente è proprio questo uno dei motivi principali che sprona ad andare alle sue future date.
Difatti nelle sue future scalette, l’artista si troverà ad alternare canzoni cupe e malinconiche a canzoni speranzose e gioiose.
I salti di umore che ne deriveranno dovranno esssere gestiti con maestria dalla stessa, per evitare di rompere l’atmosfera causando un concerto “discontinuo”.

Solo il palcoscenico saprà quindi dimostrarci l’effettivo talento artistico di questa possibile futura stella della musica!
Per chi volesse testarlo di persona, essendo ancora disponibili i biglietti per le date italiane,
potrebbe essere l’occasione giusta per non perdere un evento che rischia di ripresentarsi raramente in futuro…

#FacceCaso

Di Paolo Marcoccia

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