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Sessismo, verrà studiato nei videogame!

Sessismo, verrà studiato nei videogame!

Il fenomeno del sessismo è stato studiato grazie all'aiuto di Halo 3, analizziamo i dati raccolti. Il sessismo da oggi in poi verrà studiato con degl

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Il fenomeno del sessismo è stato studiato grazie all’aiuto di Halo 3, analizziamo i dati raccolti.

Il sessismo da oggi in poi verrà studiato con degli strumenti decisamente insoliti, i videogiochi. Gli sviluppatori di Halo 3, in collaborazione con il biologo Kasumovic e con lo studioso del comportamento umano Kuznekoff, hanno infatti condotto una ricerca sul fenomeno sfruttando proprio il noto videogame realizzato da Bungie Studios.

L’indagine ha permesso di individuare il comportamento degli uomini quando si trovano a “lavorare” in coppia con le donne e i risultati ottenuti sono molto interessanti. Si è notato infatti che la maggior parte (13%) dei soggetti che assumono atteggiamenti aggressivi nei confronti del compagno di squadra di sesso opposto sono anche quelli più “scarsi” nel gioco.

In altre parole il fenomeno del sessismo sembra essere determinato dalla volontà di trovare un capro espiatorio su cui addossare le nostre colpe. Insomma il maschio alpha deve mantenere il proprio status quo e se non può farlo attraverso le prestazioni allora lo fa con le “cattive”.

Non solo, l’aggressività ai danni delle donne sembra essere anche una forma di sfogo, un modo per scaricare su qualcun altro la frustrazione per una performance che non ci soddisfa appieno, nostra o di qualcun altro.

 

In questo senso diventa significativo anche il cortometraggio contro la violenza di genere “Amore, ma se mi uccidi, dopo a chi picchi?” realizzato da Maxima Film e interpretato da Rosalia Porcaro e Antonio Pennarella, con la regia di Corrado Ardone.

In esso si può vedere una scena in cui la moglie spiega come il marito, quando è arrabbiato per la sconfitta della sua squadra del cuore, sfoga il suo nervosismo su di lei. La cosa che impressiona è che la donna sembra quasi accettare il comportamento del marito sottolineando che è meglio se picchia lei piuttosto che la TV nuova di zecca.

Il cortometraggio, infatti, vuole evidenziare come la violenza di genere sia diventato ormai un fenomeno frequente che le donne sembrano aver quasi rinunciato a combattere. Ma noi le invitiamo a non smettere di lottare e a non aver paura di denunciare perché la violenza deve rimanere solamente nei videogiochi.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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