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Torna l’incubo Hiv tra i giovani: sotto i riflettori l’uso di droghe sintetiche

Torna l’incubo Hiv tra i giovani: sotto i riflettori l’uso di droghe sintetiche

Lo chiamano "sesso chimico" ed è una pratica che sta dilagando soprattutto tra i giovani. Si comincia con un'abbuffata di droghe sintetiche, in grado

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Lo chiamano “sesso chimico” ed è una pratica che sta dilagando soprattutto tra i giovani. Si comincia con un’abbuffata di droghe sintetiche, in grado di disinibire totalmente, e si continua con ore e ore di sesso sfrenato. Spesso si finisce contraendo l’Hiv.

Di Hiv non si muore quasi più, nei paesi civilizzati. Le aspettative di vita dei malati sono sempre migliori. Eppure è bene non abbassare la guardia.

Un messaggio che sembra scontato ma che è doveroso ribadire, soprattutto per i giovani. Sì perché sono soprattutto loro, in particolare chi ha tra i 25 e i 29 anni, a preoccupare maggiormente gli esperti. Se da una parte i casi di Hiv stanno diminuendo fortemente, complice una campagna preventiva lanciata ormai da anni, tra i 25-29 anni si è registrato un aumento degli infettati.

Perché?

Una delle cause primarie è l‘incremento, in quella fascia di età, dell’uso di droghe sintetiche in grado di cambiare la propria percezione e quella di ciò che ci circonda.

«Abbassano i freni inibitori e incrementano la voglia di fare sesso in una condizione euforica che spesso induce a dimenticare le regole minime per proteggersi, esponendo al rischio di contagio. Un atteggiamento irresponsabile, rafforzato dall’errata convinzione che ormai di Aids non si muore più”. Questa la spiegazione di Andrea Gori, direttore del Dipartimento di medicina interna e dell’Unità malattie infettive dell’ospedale San Gerardo di Monza.

Il fenomeno, maggiore nei paesi dell’Est per via di un grande utilizzo di droghe e di un’assistenza sanitaria meno preparata a riguardo, rischia di diventare molto pericoloso a causa della facile trasmissibilità del virus Hiv in grado di far insorgere l’Aids.

Eppure i ragazzi di oggi conoscono la malattia. Sanno cosa comporta e sanno come evitarla, proteggendosi. Le notizie sono facilmente fruibili in rete ma “Il problema non è più rappresentato dalla carenza di informazioni, che circolano ovunque ma dalla mancanza di educazione. I giovani sanno quali sono i comportamenti a rischio, ma non sono educati a evitarli“.

Ragazzi state attenti perché così vi fate male due volte. Prima con l’assunzione di droghe, in grado di arrecare danni irreparabili al nostro organismo. Poi contraendo l’Hiv e rischiando di infettare il vostro partner.
Le precauzioni esistono, prima tra tutti il preservativo!

#FacceCaso

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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