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Addio (o quasi) a Snack grassi nelle macchinette

Addio (o quasi) a Snack grassi nelle macchinette

Merendine biologiche, yogurt e frutta. Ecco cosa dovrebbe offrire il “minimarket” degli snack nelle scuole. Sta per finire la terza ora. 5 minuti all

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Merendine biologiche, yogurt e frutta. Ecco cosa dovrebbe offrire il “minimarket” degli snack nelle scuole.

Sta per finire la terza ora. 5 minuti all’intervallo e tutti siamo con i centesimi in mano, 2 minuti inizi a scaldarti i muscoli, 1 minuto ti alzi piano piano. Il suono della campanella corrisponde a correre dalla classe alla macchinetta come per aggiudicarsi la prima fila ad un concerto. Questo si ripete ogni giorno, di ogni anno scolastico ma quest’anno ho visto qualcuno che guardando la macchinetta aveva la faccia di chi scopre che le barrette ripiene di crema alla nocciola sono state rimpiazzate da yogurt, frutta e snack biologici.

Sicuramente a taluni sarà crollato il mondo addosso, quasi nessuno snack grasso né bibite gasate secondo una legge depositata in camera il 19 luglio 2016 che ancora non tutte le scuole applicano.
Un provvedimento sicuramente adeguato alla statistica schiacciante secondo la quale 1 ragazzo su 10 sarebbe obeso e 3 su 10 in sovrappeso.
L’ordinamento è stato preso in considerazione da tre deputati del PD che hanno promosso una scuola che aiuta i ragazzi a condurre uno stile di vita salutare. Ovviamente senza escludere totalmente snack grassi ma diminuendoli permettendo ai ragazzi di far una scelta.

Zucchero di canna, olio (quindi senza burro, grasso animale) e uova da allevamento all’aperto. Questi i principali ingredienti delle merendine biologiche, tutto made in Italy, anche Yogurt a base di frutta e frutta fresca e secca riempiono i buchi lasciati dagli snack grassi, stiamo parlando di “distributori healthy”.

In un istituto di Salerno i più giovani sono stati sensibilizzati nell’adottare un’alimentazione più sana dagli stessi genitori. Essi a turno portano merende a base di frutta, verdura e pane con marmellata.

In alcuni istituti italiani sono ancora più avanti: la maggior parte degli istituti possiede un orto, ogni classe ha il proprio per coltivare e consumare prodotti veramente a km 0, al massimo a qualche metro.
Chissà magari un giorno andrò a scuola ed invece della macchine dei prof nel cortile ci trovo qualche cesto di insalata.
Bella Storia!

#FacceCaso

Di Claudia Biasci

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