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Elezioni a Marzo: come ci trattano i vari partiti? La scuola nella nuova campagna elettorale

Elezioni a Marzo: come ci trattano i vari partiti? La scuola nella nuova campagna elettorale

Indecisi sulle elezioni di Marzo? Non ci sarà niente di male nel votare in relazione a come la politica promette di trattare la nostra fascia d’età. O

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Indecisi sulle elezioni di Marzo? Non ci sarà niente di male nel votare in relazione a come la politica promette di trattare la nostra fascia d’età. O quantomeno a tenerlo in considerazione. La Scuola e l’Università sono al centro di molti programmi elettorali: abbiamo analizzato diverse proposte, #FacceCaso!

Ecco come i vari partiti considerano il problema giovanile in vista delle elezioni di Marzo:

– Il PD –

Il Partito Democratico di Matteo Renzi è riuscito ad alienarsi sia la categoria insegnanti che studenti, entrambi scesi in piazza contro la sua riforma della scuola, la “Buona Scuola”. Per cui il suo piano mira soprattutto a recuperare quel rapporto deteriorato da tre anni intensi di conflitti su un lato come sull’altro. I punti sono due:

  • Fondi destinati a valorizzare la professione dell’insegnante
  • Pressione sull’assunzione più frequente di professori di ruolo e non.

– Berlusconi –

Berlusconi, come Renzi, ha una criticatissima riforma scolastica alle spalle e le manifestazioni, i cortei e le proteste sono un ricordo ancora tangibile per chi ha vent’anni. Se riportato a governare l’Italia, il Cavaliere promette di focalizzarsi sugli sbocchi lavorativi successivi alla scuola. Come anche sul miglioramento dell’alternanza e sugli istituti tecnici, che ora dovranno diventare, come dice Valentina Aprea, esperta di scuola di FI, delle “smart academy”. Tutto con l’obiettivo di “mettere il paese al lavoro”, per citare un vecchio slogan di Mitt Romney.

– I 5 Stelle –

Dal Movimento 5 stelle arriva una sorprendente apertura all’alternanza, ma che va “migliorata” perché sia mantenuta, e una concordanza con Forza Italia sugli istituti professionali, che vanno dunque potenziati e cui bisogna fornire una eventuale continuità universitaria. Questo sta già accadendo, in forma molto minore rispetto al resto d’Europa, in alcune università, come già raccontato in un precedente articolo. Infine i giovani politici del movimento propongono l’abolizione della chiamata diretta. Una forzatura, a loro dire.

– Liberi e Uguali –

Liberi e Uguali, il giovane movimento politico che riunisce la sinistra al di fuori del PD renziano, propone una netta abrogazione della legge Renzi-Giannini, ed un piano pluriennale che mira ad eliminare il precariato. D’accordo con i 5 Stelle sulla chiamata diretta, Liberi e Uguali ammette la conferma dell’alternanza, ma volontaria e soprattutto in continuità con il percorso di studi dei ragazzi, per evitare il fenomeno “Mc Donald’s”.

– La Lega –

La Lega punta invece su concorsi su base regionale, di modo che i trasferimenti non avvengano su scala troppo lunga e distante. Questo è una mossa politica della Lega di Salvini che si contrappone molto astutamente ai trasferimenti cui la Buona Scuola ha costretto molti docenti da una parte all’altra d’Italia.

Tu che dici, avremo una scuola migliore…?

#FacceCaso

Di Alessandro Luna

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