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La notte bianca. Dostoevskij? No, liceo classico…

La notte bianca. Dostoevskij? No, liceo classico…

Il 12 gennaio quarta edizione de “la notte bianca nazionale del Liceo Classico”. FacceCaso la festeggia al Liceo Giulio Cesare, di cui vi raccontiamo

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Il 12 gennaio quarta edizione de “la notte bianca nazionale del Liceo Classico”. FacceCaso la festeggia al Liceo Giulio Cesare, di cui vi raccontiamo i momenti.

“Questa notte è ancora nostra” … direbbe Venditti, autore di testi e note tanto cari alla vita degli studenti e in particolare a quelli del Giulio Cesare E se il liceo classico, nonostante tutto, sopravvive al tempo, figuriamoci alla notte. Nella serata di venerdì 12 gennaio è andata in scena la quarta edizione nazionale de “la notte bianca del Liceo classico” . Per chi ancora non sapesse di cosa si tratta, se non vule essere rimandato a settembre, ecco qui: sei ore di apertura straordinaria, dalle 18:00 alle 24:00, in cui gli studenti, davanti a docenti ma anche a genitori, si sono esibiti in svariate performance, attinenti al loro indirizzo di studi.

In scena letture pubbliche, recitazioni, concerti, brevi rappresentazioni teatrali, degustazioni a tema, mostre fotografiche e artistiche, coreografie, allestimenti di varia natura.

Una maratona di cultura, insomma ma anche tanta fantasia per celebrare il più amato e odiato dei Licei e presentarlo a chi non ci crede affatto…Lo scopo? “Dimostrare che il liceo classico non è obsoleto – come si sente spesso dire – ma al contrario contiene una serie di input e spunti che sono attualissimi e che nei ragazzi trovano terreno fertile”.

 

Non lo diciamo noi, ma chi ha partorito questa manifestazione, il prof .Rocco Schembra, insegnante al Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale. L’insegnante ha creato questa iniziativa quattro anni fa, e i risultati dicono che ha avuto un vero e proprio colpo di genio: la frequenza di partecipazione ha avuto infatti un’impennata parabolica, se si pensa che si è passati dalle 150 scuole attive del primo anno, alle 235, 347 ed infine ben 407. L’80% di tutti i licei classici. Mancherebbe solo varcare i confini italiani…

FacceCaso ha assistito alla notte bianca dei licei classici direttamente al Liceo Giulio Cesare, una scuola storica, classica per antonomasia.

Certamente molto cambiato rispetto alle generazioni precedenti. Chi l’ha vissuto ben prima di noi potrebbe raccontarci tanti aneddoti, ben diversi e forse più intensi da quelli di chi lo vive oggi… alcuni anche drammatici specialmente legati all’ attività politica che ha reso celebre l’istituto di Corso Trieste. Ma tanto basta per sentirsi parte della “gens più julia”, come si chiamano affettuosamente tra loro gli antichi e attuali frequentatori di questa scuola.

 

Riavvolgendo il nastro, che cosa si è fatto al Giulio Cesare? Intelligenti, colte ma non spocchiose, di certo non sono mancate le attività, dall’ambito umanistico e senza tralasciare anche il settore scientifico. Ai nastri di partenza , alle18.30, la maratona…dantesca, in cui gli studenti ma anche I professori si sono esibiti nella lettura dei canti della Divina Commedia. Dopo mezz’ora sono cominciate le altre iniziative, in cui, tra le tante si sono distinti il “Debate” ( il torneo di dibattito in vero stile filosofico ) e “Woodstock”,dove gli studenti in aula magna hanno eseguito brani musicali, classici e pop.

Giusto per riannodare il filo tra ieri e oggi, hanno avuto successo anche il dibattito sul libro di Don Milani. “Lettera a una professoressa” e il torneo di citazioni “ipse dixit”.

 

Stravagante e coinvolgente l’idea del palco aperto al piano terra, in cui chiunque poteva recitare un’opera letteraria, seguita da letture di poesie di tra Otto e Novecento e poi, le interviste a scrittori, giornalisti e critici sul loro “libro della vita’, quello che li ha segnati di più… E per sfatare i pregiudizi sui limiti e l’inattualità del Liceo classico, anche tante attività scientifiche. Sold out in Anfiteatro per ‘Spazio Scienza’. Una serie di iniziative tra cui “Genetica Forense” , in cui i ragazzi, detective per una notte, erano impegnati a risolvere un vero e proprio giallo. Molti apprezzamenti anche per “Le grandi erudizioni della scienza” e per il maxi cruciverba de “La scienza a incastro”. A dir la verità, però, l’aula con più viavai è stata indubbiamente la 8 del piano terra. Nunc est bibendum, appunto, tra degustazioni e letture conviviali, dove i ragazzi sicuramente non hanno fatto troppi complimenti….

La serata si è chiusa in bellezza a mezzanotte con un brindisi in aula magna, per festeggiare la riuscita di questa iniziativa. Già perché alla fine, diciamocelo davvero, sarà temuto, bistrattato, detestato e forse anche un po’ autoreferenziale, ma il Liceo classico, per quel 6,6% degli studenti che sceglie di frequentarlo, non è solo una semplice scuola.  E’ uno stile di vita che non viene superato né dal tempo, né dalla notte. Un vero e proprio paradosso di Zenone…

#FacceCaso

Di Emanuele Caviglia

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