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Università Aldo Moro: tutti pazzi per lettere

Università Aldo Moro: tutti pazzi per lettere

L’Ateneo di Bari registra un totale di 11.063 matricole, il sesto numero più alto in Italia. #FacceCaso. I nuovi iscritti dell’Università Aldo Moro d

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L’Ateneo di Bari registra un totale di 11.063 matricole, il sesto numero più alto in Italia. #FacceCaso.

I nuovi iscritti dell’Università Aldo Moro di Bari hanno scelto tutti lettere. Nell’anno accademico 2017-18, in base ai dati del centro servizi informatici dell’ateneo sono stati 1.657 gli immatricolati in questo ambito.

Le materie classiche tornano in voga. Seguono la Scuola di medicina con 1.337, il dipartimento di Scienze della formazione, psicologia e comunicazione con 1.188 matricole, e quello di Economia, management e diritto dell’impresa con 1.043.

Rispetto allo scorso anno, in crescita anche due dipartimenti scientifici, Matematica (+30%) e Chimica (+19%).

L’Ateneo di Bari registra un totale di 11.063 matricole, il sesto numero più alto in Italia.

Tra le nuove matricole mancano solo le immatricolazioni residue di chi si sta cambiando corso e quelle delle lauree magistrali, che si chiuderanno a fine marzo.

“Un po’ come in tutti gli atenei la nostra offerta non ha più i numeri spropositati di 10 anni fa. Soprattutto per le regole ministeriali più stringenti sull’accreditamento ai corsi. Più di recente, però registriamo un’inversione di tendenza, anche in aree tradizionali, come quella umanistica, giuridica ed economica”. Ha fatto sapere Massimo Di Rienzo, delegato alla didattica dell’Università di Bari.

“Su altri ambiti, come Medicina, restiamo attrattivi, malgrado non emerga dalle immatricolazioni, stabili a causa del numero chiuso imposto dal ministero alle università. Lo si evince dalla quantità enorme di studenti che si iscrivono ai test di ingresso. E quelli che non riescono a superarli, spesso, per riprovarli l’anno dopo, si “parcheggiano” in corsi affini, come Biologia. Tanto che si è previsto il numero chiuso anche qui, per scoraggiare l’ingresso di chi non è motivato”. Aggiunge Di Rienzo.

“Bene anche gli studi scientifici, che pure qualche anno fa erano in difficoltà. I numeri, peraltro, non tengono conto delle attività didattiche e scientifiche che Matematica e altri Dipartimenti svolgono anche in ulteriori ambiti e per corsi di altri Dipartimenti”. Precisa il delegato del rettore.

“Unica nota stonata, che accomuna l’Università di Bari al resto del Sud è la difficoltà a trattenere i laureati nelle magistrali. Malgrado i nostri sforzi su placement, orientamento, aggiornamento dell’offerta formativa e internazionalizzazione, infatti, ancora molti, dopo il triennio, preferiscono iscriversi agli atenei del Nord, dove c’è un mondo del lavoro più pronto ad assorbirli”. Conclude Di Rienzo, appena tornato dall’ateneo di Napoli, che ha esaminato come revisore Anvur.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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