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La Pasquetta secondo #FacceCaso

La Pasquetta secondo #FacceCaso

Anche quest’anno è tornata Pasquetta. Ti raccontiamo come noi di #FacceCaso amiamo passare questo giorno speciale. “Ragà, ma che facciamo a Pasquetta

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Anche quest’anno è tornata Pasquetta. Ti raccontiamo come noi di #FacceCaso amiamo passare questo giorno speciale.

“Ragà, ma che facciamo a Pasquetta?”. Non importa chi siamo e da dove veniamo, questa domanda risuonerà nelle teste di tutti da dopo Capodanno. Per questo, ti spieghiamo come noi passiamo la Pasquetta.

La Pasquetta secondo Umberto:

Un solo modo rigoroso di intendere il giorno atteso più di Pasqua: amici, divertimento, birra e barbecue.

Se alla fine durante la Santa Domenica difficilmente ci allontaniamo dalla famiglia (a discapito del detto famoso), Pasquetta è quel giorno dove organizzarsi da soli, con una bella compagnia e possibilmente fuori porta. Ecco così le parole chiave per passare una giornata adeguata, sempre tempo permettendo!

Scegliere il luogo, se una casa in campagna siamo già al top. Carbonella/legname per far ritornare in vita quella brace da giardino usata circa tre volte l’anno (una è questa e l’altra sicuramente ferragosto). Divisione dei compiti con la brigata. Addetto alle birre, che devono essere tante e non superare la qualità della Peroni. Addetto al vino, che si aggira tra la Romanella e l’etanolo con cui l’esperto fuochista sta accendendo il bbq. Il macellaio, ossia colui che dopo equa colletta troverà la carne migliore da bruciare e divorare comunque (“c’ho la macelleria di fiducia che v’assicuro me da la carne migliore a me!!”).  Ragazze, che devono fare gruppo, presenza, gossip e irrimediabilmente compensare ai disastri della controparte maschile. Infine l’addetto ai giochi di vario genere, dalle bocce alle freccette, passando per il pallone (ve lo siete scordati ve?) e le carte. Un mix perfetto con cui dare vita al vero mezzogiorno di fuoco, che vi auguriamo essere solo figurato, altrimenti se il fuochista non era così esperto ecco un numero utile: 115.

La Pasquetta secondo Benedetta:

Da buona fuorisede le opzioni sono esattamente due: amici o famiglia. Io personalmente faccio un po’ il pendolo, un anno con gli amici, un anno con i genitori. Quindi le situazioni che si possono presentare sono due (di nuovo): con i genitori si va a pranzo fuori, buon cibo, vino e poi passeggiata, di solito sul lungomare. Con gli amici è abbastanza semplice, arrosticini, birra o vino e passa la paura. A volte c’è spazio anche per il timballo della nonna avanzato dal giorno prima, tutto rigorosamente nei piatti di plastica e tutto in casa di un povero malcapitato. Parliamo di casa al mare o in montagna, dove fa freddo perché non ci si va mai e i materassi per la notte si mettono per terra.
L’importante è che non ci siano vicini di casa pronti con le scope a battere sul pavimento.
Genitori o amici, a Pasquetta si mangia. Questo è il mio unico consiglio.

La Pasquetta secondo Riccardo:

Sarò sintetico. A me, basta stare con gli amici! Tanto si sa, in genere a Pasquetta piove oppure, peggio, la giornata inizia col sole e poi piove. Piove. E ripiove. E guardi dalla finestra e dici “ma non è Aprile??”. Eh, magari lo fosse davvero! Quindi la cosa migliore da fare è raccattare 4/5 amici, andare a fare una spesa ben bilanciata tra vino, birre e carne come se non ci fosse un domani e andare a casa di qualcuno. Magari fuori dalla propria città. Ecco, in questo caso, occhio al traffico: non c’è cosa peggiore che passare metà della mattinata in macchina in coda. Questo, è senza dubbio il modo migliore per rovinarsi la giornata.
Altra cosa che adoro fare, sempre con un gruppo di amici, è andare al mare. Magari, farsi anche il primo bagno dell’anno, chiaramente prima di pranzo o almeno 4 ore dopo… Dai su, il mare ha sempre quel fascino irresistibile, è inutile fare i duri. poi se riesci ad organizzarti anche con quella ragazza che ti piace da tempo, con cui sei uscito un paio di volte, quale miglior location per provare il tutto per tutto?
Di base, Giovany, divertitevi e staccate un po’ la testa!

La Pasquetta secondo Francesca:

Per me Pasquetta ha un nome: Sabaudia. Da quando sono piccola le vacanze pasquali le trascorro qui con la mia famiglia. Io amo il mare e non c’è niente di più bello che farsi una passeggiata in spiaggia, con i piedi sulla sabbia e quel venticello di primavera che ti accarezza le guance e scompiglia i capelli. Tra una partita a racchettoni con gli amici e una corsa con il cane sul bagnasciuga non c’è niente di meglio da fare in questo giorno che io amo trascorrere con i miei. Il mare per me è terapeutico. Mi aiuta a staccare della routine romana che tra un esame e l’altro troppo spesso mi soffoca. Non potrei consigliarti niente di meglio che la natura.

Che dici? Seguirai i consigli di qualcuno di noi?

Ti svelo un trucco, l’importante è divertirsi!

#FacceCaso

Di Benedetta Erasmo, Umberto Scifoni, Francesca Romana Veriani

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