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Big Data al centro del Consorzio tra  Alma Mater di Bologna, Politecnico di Milano e Fondazione Golinelli

Big Data al centro del Consorzio tra Alma Mater di Bologna, Politecnico di Milano e Fondazione Golinelli

A sostegno del progetto anche l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT. #FacceCaso. Il Consorzio fond

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A sostegno del progetto anche l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT. #FacceCaso.

Il Consorzio fondato da Alma Mater di Bologna, Politecnico di Milano e Fondazione Golinelli di Bologna ha l’obiettivo di diventare il punto di riferimento italiano per la ricerca nel campo di Big Data e Data Science.

La scuola di dottorato in Data Science and Computation, verterà su temi come Genomica e Bioinformatics, Big Data, Smart Cities & Società, Medicina Personalizzata, Machine Learning e Deep Learning.

Il primo anno sono state assegnate 14 borse di studio ad altrettanti ricercatori che hanno già iniziato il loro percorso quadriennale. Quest’anno le borse a disposizione sono 16: tre a tema libero e le restanti vincolate in diversi ambiti di ricerca.

A sostegno del progetto anche l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT. Questa seconda edizione è sostenuta da alcune imprese private interessate ad aderire all’iniziativa come: CRIF, azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie e commerciali, e YOOX NET-A-PORTER GROUP, leader globale nel luxury fashion online. Si aggiungono a CINECA, al Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (CRO) e ALFASIGMA S.p.A. che avevano aderito già nel 2017.

Come riporta l’articolo di FIRST online, ecco le dichiarazioni dei protagonisti dell’iniziativa.

Pier Francesco Ubertini, rettore Alma Mater Studiorum di Bologna

“Il tema dei big data ha assunto negli ultimi anni un ruolo di primo piano. La necessità di interpretare una grande mole di dati e di comprendere l’impatto di fenomeni complessi è diventata un’esigenza che travalica i confini del digitale per abbracciare numerosi ambiti del sapere. Da questo scenario innovativo, lo scorso anno, è nato il dottorato in Data Science and Computation: un programma di avanguardia che mira a diventare un punto di riferimento in Italia. Nato grazie alla collaborazione tra centri accademici e imprese leader del settore, il percorso punta a formare esperti in grado di svolgere attività di ricerca universitaria e industriale a un livello qualitativo che astragga dalle singole componenti accademico-scientifiche”.

Ferruccio Resta, rettore Politecnico di Milano

“Il Politecnico di Milano crede in questa iniziativa per almeno due buone ragioni. In primo luogo, riteniamo che sia fondamentale investire nell’alta formazione, e in particolare nel Dottorato di Ricerca, in risposta al desiderio di innovazione delle imprese e del Paese. Ce lo insegna l’Europa, dove questo titolo di studio è sempre più rispondente ai bisogni del tessuto produttivo. Ce lo dicono i nostri studenti, per oltre la metà fuori dalle mura accademiche una volta divenuti Dottori di Ricerca. Riteniamo poi che le grandi sfide si vincano uniti. Per questa ragione un  progetto come la Scuola di Dottorato in Data Science and Computation, che vede la partecipazione della ricerca così come dell’industria, che investe su temi di punta, che allarga il suo partenariato e che ragiona secondo una logica inclusiva e non competitiva, sia la via giusta da intraprendere per il futuro di un sistema che sa fare rete”.

Andrea Zanotti, presidente Fondazione Golinelli

“E’ motivo di grande soddisfazione registrare una convergenza e un’unità di intenti così forte tra realtà accademiche e imprese per dar corpo a una Scuola di dottorato. Il tema, Data Science, è centrale e strategico: ma certo è anche che il ruolo di innesco e insieme di enzima svolto da Fondazione Golinelli ha avuto ed ha, in questa vicenda, una funzione decisiva. C’è infatti bisogno di far lavorare insieme le forze migliori del nostro sistema: fondando e condividendo visioni di futuro originali e coraggiose. E c’è, soprattutto, bisogno di qualcuno che si assuma l’iniziativa e la responsabilità. Confidiamo che anche il comparto di big data relativo alla meteorologia – che a Bologna dovrebbe trovare il suo punto europeo di gravitazione, come da tempo annunciato, possa arricchire lo spettro di una ricerca votato a essere il cuore pulsante di un sapere che è già al tempo stesso, innovazione e impresa”.

Davide Capuzzo, senior analytics director, CRIF

“CRIF nell’ambito del Data Science si pone da sempre in logica di innovazione e di sperimentazione, pur nel rispetto delle normative attuali e in divenire. In tale ambito CRIF ha trovato nel Consorzio la possibilità di sponsorizzare una ricerca che coniughi metodologie di analisi dati sempre più complesse e performanti, quali machine learning e deep learning, con l’intellegibilità del dato da parte dell’end user. Riteniamo che il raggiungimento di questo risultato passi necessariamente da un processo di studio di ampio respiro, quale un dottorato, e possa avere ricadute importanti nell’ambito dei processi decisionali data driven”.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani 

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