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Concorso presidi slittato di 2 mesi, le scuole restano sguarnite!

Concorso presidi slittato di 2 mesi, le scuole restano sguarnite!

Il Ministero dell'Istruzione ha rimandato la prima prova del concorso per diventare dirigente scolastico. Così i presidi rischiano di non essere suffi

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Il Ministero dell’Istruzione ha rimandato la prima prova del concorso per diventare dirigente scolastico. Così i presidi rischiano di non essere sufficienti.

E ora chi si prenderà cura delle scuole? A causa dello spostamento di circa due mesi della selezione per assumere l’idoneità alla carica di preside, ogni istituto sarà come una porta da calcio senza il portiere. Scoperto. Eppure un errore del genere, probabilmente di tempistica da parte del Miur, è veramente grave.
La prova preselettiva, con lo scopo di tagliare ben 27.500 partecipanti su 35.000 ( ne rimarrebbero 7.500 ) , non si svolgerà più il 29 maggio, ma il 23 luglio.

Modalità, orario e tempistiche scelti per lo svolgimento del test, naturalmente rimangono le stesse: ai nastri di partenza alle 10.00, i candidati avranno 100 minuti per affrontare 100 risposte multiple al computer. La simulazione della prova su cui esercitarsi, invece, verrà pubblicata il 27 giugno.
Tutto questo caos, ricordiamo, per quella che è solo la preselezione di un lungo iter che si concluderà addirittura fra 1 anno. Tecnicamente, i futuri dirigenti scolastici avrebbero dovuto salire in cattedra a settembre 2019, ma probabilmente con lo slittamento, il tempo si protrarrà.

Dopo la prima scrematura, i 7.500 prescelti dovranno affrontare una prova scritta, che consiste in 5 domande a risposta aperta ( riguardo normativa del settore, organizzazione del lavoro, gestione del personale, programmazione, diritto civile e amministrativo ) e due domande a risposta chiusa in lingua straniera.

Coloro che raggiungeranno il punteggio minimo di 70 punti potranno accedere alla prova orale, il cui scopo è quello di verificare la preparazione professionale degli aspiranti dirigenti, anche mediante la risoluzione di un caso pratico. Da lì, i futuri presidi verranno spalancarsi le porte delle loro scuole. Chi supererà scritto e orale sarà ammesso, infatti, al corso di formazione dirigenziale del tirocinio selettivo.

Buona fortuna a tutti, e che passino i migliori!

#FacceCaso

Di Emanuele Caviglia

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