Chi ha utilizzato l’app, risultava avere più alta l'astensione dalla sostanza alla base della dipendenza. Anche il mantenimento dei risultati era più
Chi ha utilizzato l’app, risultava avere più alta l’astensione dalla sostanza alla base della dipendenza. Anche il mantenimento dei risultati era più duraturo. #FacceCaso.
Come avrai notato esiste un’app per qualunque cosa. Pensa che dagli Usa arriva quella che proverà a curarci. Sto parlando di Reset che aiuta i pazienti con “disturbo da uso di sostanze” ovvero dipendenza da alcol o droghe.
Sei curioso di sapere in cosa consiste? In pratica è una specie di diario in cui il paziente descrive il suo stato d’animo, ricevendo poi assistenza in tempo reale proprio dall’applicazione.
L’efficienza dell’app è stata valutata all’interno di uno studio clinico randomizzato, come avviene per i farmaci “normali” e a quanto pare funziona.
L’esperimento si è basato su un campione 507 partecipanti con disturbo da uso di sostanze, per una durata di 12 settimane, in cui parte dei pazienti ricevevano un trattamento tradizionale, basato sull’assistenza vis-à-vis, e un’altra parte un’assistenza dal vivo ridotta con l’aggiunta della terapia digitale Reset.
Chi ha utilizzato l’app, risultava avere più alta l’astensione dalla sostanza alla base della dipendenza. Anche il mantenimento dei risultati era più duraturo.
Insomma, Reset è considerato un vero e proprio farmaco e come tale rientra fra le “prescription digital therapeutics”, cioè quelle terapie digitali, in particolare app mediche, che sono state studiate e approvate nella sperimentazione clinica e che devono essere prescritte da un professionista del settore. È iniziata l’era della cura digitale.
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