Il MIUR ha da poco ricevuto il Rapporto Nazionale Invalsi relativo all'anno scolastico 2017-2018. Vediamo i dati più interessanti. La scuola è ormai
Il MIUR ha da poco ricevuto il Rapporto Nazionale Invalsi relativo all’anno scolastico 2017-2018. Vediamo i dati più interessanti.
La scuola è ormai finita da quasi un mese ma, nonostante ciò, continuano a fioccare dati molto interessanti relativi all’anno scolastico appena conclusosi. La maggior parte delle statistiche arrivano dal Rapporto Nazionale Invalsi 2018 che è stato appena presentato al MIUR.
La situazione che emerge da questo rapporto è tutto sommato abbastanza buona, almeno per quanto riguarda il Nord Est dell’Italia. Questa particolare zona della penisola, infatti, si distingue rispetto alle altre grazie ad un sistema scolastico molto efficace e soprattutto equo.
Decisamente peggio, invece, le isole e il meridione, dove il quadro è più o meno l’opposto di quello riscontrato nelle zone settentrionali. Le regioni messe peggio sono la Campania, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna. Qui il sistema scolastico appare per nulla efficiente e poco equo.
E a proposito di iniquità e sproporzione occhio anche alle differenze di rendimento tra maschi e femmine. Queste ultime eccellono soprattutto nelle lingue mentre i primi vanno molto forte con i test di natura matematica o scientifica.
Il genere, però, non è l’unico fattore che influisce sui risultati scolastici dei ragazzi. Anche l’ambiente di provenienza, infatti, gioca un ruolo fondamentale nella motivazione ad imparare, nelle aspettative future e nella carriera scolastica e lavorativa degli studenti.
In altre parole c’è una proporzionalità diretta tra il livello di status sociale dell’alunno e il suo punteggio nelle prove Invalsi. Insomma, la situazione non è drammatica ma non è neanche così rosea. Ora è vero che, come dice il grande Dan Peterson, le statistiche non dicono tutta la verità ma è anche vero che non mentono completamente, per cui tocca FacceCaso.
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