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La Sapienza si fa attendere per il doppio libretto

La Sapienza si fa attendere per il doppio libretto

È giusto che uno studente sia libero di vivere la propria identità come meglio crede, a maggior ragione in ambiente universitario.  #FacceCaso. Il 3

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È giusto che uno studente sia libero di vivere la propria identità come meglio crede, a maggior ragione in ambiente universitario.  #FacceCaso.

Il 3 luglio il Senato Accademico dell’Università La Sapienza si è riunito per discutere la storia del “doppio libretto” che permetterà agli studenti trans di di avere una doppia carriera con la quale compiere tutti gli atti amministrativi.

Ovviamente la decisione ha fatto discutere ma è giusto che uno studente sia libero di vivere la propria identità come meglio crede, a maggior ragione in ambiente universitario. Dello stesso avviso è Mattia Scandolo, senatore accademico e depositario della proposta a nome di Link Sapienza e Prisma – Collettivo LGBTQIA+.

“Apprendiamo dalla stampa notizie non corrispondenti alla realtà dei fatti e proposte che rischiano di inficiare e far fare passi indietro ad un lavoro all’avanguardia che portiamo avanti da mesi e che ha già ottenuto notevoli risultati. Vogliamo rassicurare, invitando ad informarsi correttamente ed a non diffondere speculazioni strumentali, che il regolamento sul doppio libretto non è stato bocciato, ma solo rimandato a settembre per ulteriori chiarimenti e accertamenti burocratici, a cui prenderemo sicuramente parte e che contribuiremo a risolvere con la massima serietà e il massimo impegno”. Ha dichiarato Mattia Scandolo.

“Da qualche mese faccio parte di una commissione che aveva il compito di redigere un regolamento da presentare al Senato Accademico. La commissione ha terminato il proprio lavoro con un regolamento molto all’avanguardia, che garantisce la possibilità di usufruire del doppio libretto senza intraprendere o aver intrapreso necessariamente il percorso di transizione, come invece richiedono tutti gli altri Atenei d’Italia. Il Senato Accademico, il 3 luglio, ha però rimandato la decisione a settembre, essendo emersi ulteriori elementi burocratici e tecnici da chiarire. Saremo comunque in tempo ancora utile per poterlo attuare già a partire dall’anno accademico 2018/2019”. Ha raccontato Scandolo. 

“E’ chiaro che la superficialità e la fretta con cui l’Amministrazione ha gestito la cosa ne abbiano inficiato l’approvazione, avendo questa rinunciato a vagliarne tutti i dettagli tecnici e burocratici, ma ci siamo assicurati che lo slittamento per chiarire i nuovi aspetti in commissione (a cui parteciperemo attivamente come facciamo già dall’inizio del percorso) non creerà ulteriori disagi e che si possa comunque partire dal prossimo anno accademico ad usufruire del doppio libretto con un regolamento all’avanguardia e che tuteli i diritti delle persone trans.”

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani 

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