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“There’s nowhere for me to be”: la depressione giovanile ai tempi dei social

“There’s nowhere for me to be”: la depressione giovanile ai tempi dei social

Ma da cosa dipende l’infelicità giovanile? Probabilmente è la conseguenza dello stile di vita che conduciamo. #FacceCaso. In uno degli edifici del li

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Ma da cosa dipende l’infelicità giovanile? Probabilmente è la conseguenza dello stile di vita che conduciamo. #FacceCaso.

In uno degli edifici del liceo Brocchi di Bassano del Grappa sono comparse delle parole che fanno riflettere: “There’s nowhere for me to be”, “non c’è nessun posto per me”. Si tratta forse di una richiesta d’aiuto da parte di uno studente del liceo? Magari un ragazzo che sta attraversando un periodo difficile, in cui non si sente accettato e che ha lanciato un messaggio sperando che qualcuno si accorga del disagio che sta vivendo? Quel che è certo è che ai giorni d’oggi, la depressione giovanile è sempre più diffusa. 

Sempre più ragazzi della nostra età sono afflitti da disturbi della personalità, carenza di attenzione, svogliatezza, ansia e il fenomeno sembra essere in continuo aumento. 

Ma da cosa dipende l’infelicità giovanile? Probabilmente è la conseguenza dello stile di vita che conduciamo.

Con l’introduzione dei social network, all’epoca delle amicizie virtuali sul web, i primi approcci al sesso con YouPorn, Instagram che lancia modelli su “come dovrebbe essere” la nostra vita sociale, abbiamo perso di vista le emozioni reali.

Tempo fa ti ho parlato dell’Hikikomori, un fenomeno molto diffuso in Giappone. I giovani si escludono dalla vita reale per rifugiarsi completamente nel mondo virtuale. Un milione di zombie depressi, soli, che soffrono nell’angolo della loro stanza buia. 

Spesso e volentieri per risolvere questi problemi c’è bisogno di ricorrere ai farmaci. L’importante però è adottare un approccio psicoterapico e comportamentale, solo così i ragazzi potranno ritrovare una situazione di tranquillità e mettere fine alla depressione giovanile.

A distanza di un giorno dall’appello disperato sul muro della scuola di Bassano del Grappa, tutti gli studenti hanno risposto. Fogli pieni d’amore sono comparsi sotto quella brutta scritta in segno d’aiuto. Speriamo basti a far coraggio al/alla ragazzo/a per uscire fuori da questo brutto periodo.

#FacceCaso. 

Di Francesca Romana Veriani 

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