Tempo di lettura: 2 Minuti

Bolzano suona la carica, ecco la prima Università della Musica d’Italia

Bolzano suona la carica, ecco la prima Università della Musica d’Italia

Un Conservatorio del capoluogo trentino ha avviato le pratiche per trasformarsi in una vera e propria Università della Musica, la prima in Italia. Ne

Università della montagna per rilanciare le Dolomiti dopo la crisi
Piccole università italiane: regna Pisa!
Università top 10: le private

Un Conservatorio del capoluogo trentino ha avviato le pratiche per trasformarsi in una vera e propria Università della Musica, la prima in Italia.

Negli atenei italiani, si sa, ci sono Facoltà di ogni tipo; si va infatti da quelle classiche (Economia, Medicina e Giurisprudenza) a quelle un po’ più “particolari”. Un esempio di queste potrebbe essere quella di Ingegneria del Legno lanciata dall’Università di Bolzano (ve ne abbiamo già parlato qui).

Insomma, nel nostro Paese sembra veramente impossibile non trovare un corso di laurea che sia in linea con i nostri interessi e le nostre prospettive. In realtà, una Facoltà che finora manca all’appello c’è ed è quella di Musica. A rimediare, però, ci ha pensato ancora una volta la già citata Bolzano.

Il Conservatorio “Monteverdi” del capoluogo trentino, infatti, ha avviato le pratiche per trasformarsi in una vera e propria Università. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher e il direttore del Conservatorio Giacomo Fornari hanno già incontrato il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti e la sensazione è che il progetto possa concretizzarsi a breve, intoppi permettendo naturalmente.

Un progetto che rappresenta un’importante conquista non solo per il “Monteverdi”, ma per tutti i Conservatori italiani. Questi ultimi, infatti, nonostante vengano considerati delle vere e proprie scuole di musica di grado universitario, non avevano mai ottenuto un riconoscimento accademico.

La strada aperta dal “Monteverdi”, però, potrà ora essere battuta anche da tutti gli altri Conservatori che vorranno seguire le sue orme. Un concetto che è stato espresso anche da Kompatscher, che ha parlato del progetto bolzanino come di “un vero e proprio progetto pilota a livello nazionale.

Facciamo quindi il tifo per il “Monteverdi”, sperando che possa effettivamente guidare la “riscossa” dei Conservatori italiani. D’altronde ci sono tutti i motivi per credere che la musica possa cambiare e trasformarsi in una dolce e soave melodia.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0