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Teach and touch: l’app per bambini con disturbi specifici di apprendimento

Teach and touch: l’app per bambini con disturbi specifici di apprendimento

La vasta gamma di giochi e di livelli a disposizione, permette di affrontare le aree di fragilità del bambino, che, attraverso divertenti sfide, migli

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La vasta gamma di giochi e di livelli a disposizione, permette di affrontare le aree di fragilità del bambino, che, attraverso divertenti sfide, migliora le sue competenze linguistiche in maniera divertente. #FacceCaso. 

Grazie allo straordinario lavoro di un team di esperti, è nata l’applicazione ‘Teach and touch’ il software che supporterà i logopedisti  nel difficile compito di aiutare i bambini con disturbi specifici di apprendimento.

I disturbi specifici di apprendimento più solitamente riscontrati nei bambini sono dislessia, disgrafia, disortografia, disturbo specifico della compitazione, discalculia. 

Affrontare la scuola con queste problematiche non è affatto semplice, ed è per questo che ‘Teach and touch’ aiuterà i ragazzi  con disturbi del linguaggio a svolgere altri esercizi da casa attraverso il gioco. L’app è stata presentata a Napoli e in poche parole serve a facilitare il trattamento terapeutico dei bambini con disturbi dell’apprendimento, basata sull’utilizzo dei giochi e sull’interazione tra logopedista e famiglia. 

‘Teach and touch’ possiede un’interfaccia intuitiva per il professionista e una per chi, genitore o insegnante, segue il bambino nel percorso di cura, e trascorre del tempo con lui per superare insieme questo problema.

L’app, grazie agli esercizi, permette di aumentare sia la frequenza dell’allenamento che viene svolto anche da casa con l’utilizzo di smartphone o tablet, sia l’efficacia riabilitativa.

La vasta gamma di giochi e di livelli a disposizione, infatti, permette di affrontare le aree di fragilità del bambino, che, attraverso divertenti sfide, migliora le sue competenze linguistiche in maniera divertente.

Questo strumento di gioco è condivisibile con la famiglia: infatti si possono ripetere a casa le attività svolte in trattamento o eseguire quelle consigliate direttamente dal logopedista.

Attraverso il collegamento tra professionista e piccolo paziente, inoltre, e’ possibile tanto al logopedista quanto alla famiglia osservare l’andamento terapeutico del bambino, controllare gli esercizi, rilevare i progressi e scambiarsi informazioni o quesiti. Straordinario.

#FacceCaso. 

Di Francesca Romana Veriani 

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