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Pianeti “vuoti” e “telepatia tecnologica”, ordinaria amministrazione al TG USA

Pianeti “vuoti” e “telepatia tecnologica”, ordinaria amministrazione al TG USA

Nell'edizione odierna del nostro TG USA parleremo di pianeti e di novità interessanti nell'ambito della tecnologia, perciò restate con noi. Stando in

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Nell’edizione odierna del nostro TG USA parleremo di pianeti e di novità interessanti nell’ambito della tecnologia, perciò restate con noi.

Stando in Italia, si sa, non risulta difficile rimanere informati su quelli che sono gli eventi e le problematiche che caratterizzano le università del nostro Paese. E’ un po’ più raro, invece, leggere o ascoltare notizie sugli atenei esteri, in particolare su quelli d’oltreoceano.

Per ovviare a questo problema noi di FacceCaso abbiamo ideato una rubrica settimanale che ha come obbiettivo quello di portare alla vostra attenzione, attraverso dei flash, le 3 news più interessanti che hanno caratterizzato il panorama universitario statunitense. Siete pronti? Questo è TG USA, let’s start!

Thinkscreen

Interessante esperimento quello recentemente condotto dalla californiana Università di Stanford. Qui un team di ricercatori ha impiantato nella corteccia cerebrale di tre pazienti affetti da paralisi dei dispositivi che hanno permesso loro di utilizzare smartphone e tablet semplicemente pensando a ciò che volevano fare. Questo significa che presto anche queste persone potrebbero essere in grado di aggiornare autonomamente il proprio stato di Facebook o di condividere qualcosa.

Un dietrofront “galattico”

Ricordate TRAPPIST-1, l’insolito sistema solare scoperto da alcuni astronomi del MIT nel maggio di tre anni fa? Inizialmente sembrava che i 6 pianeti che compongono questo sistema planetario potessero essere abitati per via del loro clima molto simile a quello terrestre. A seguito di attente valutazioni, però, i ricercatori dell’ateneo americano sono giunti alla conclusione che nessuno di questi “mondi” è potenzialmente abitabile. Peccato.

Sleep-texting non ti temo…o forse sì

Avete mai sentito parlare dello sleep-texting, la tendenza ad inviare messaggi prima di abbandonarci tra le braccia di Morfeo? Ve lo chiediamo perché quella che è una pratica attualmente molto diffusa (soprattutto fra i giovani) sembrerebbe essere in realtà una vera e propria sindrome. A sostenerlo sono gli esperti della Villanova University, i quali hanno condotto su un campione di oltre 300 studenti uno studio che ha dato esiti decisamente preoccupanti.

 

E con quest’ultima notizia termina qui quest’edizione del TG USA. Noi ti ringraziamo per averci seguito, ti auguriamo una buona serata e se sei arrivato a leggere fin qui allora…FacceCaso!

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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