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Prato, storia di un abuso in aula…

Prato, storia di un abuso in aula…

Ai limiti dell’inverosimile è la vicenda accaduta nella Provincia Toscana di Prato. Prima abusa di un suo allievo, poi da alla luce un bambino: insegn

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Ai limiti dell’inverosimile è la vicenda accaduta nella Provincia Toscana di Prato. Prima abusa di un suo allievo, poi da alla luce un bambino: insegnante sotto inchiesta.

Bisogna fare chiarezza sui fatti, per poter riuscire a credere a quanto successo. L’accaduto risale ad un anno fa, nella località italiana famosa per la sua produzione di tessuti, Prato.
I protagonisti sono un ragazzo neoadolescente, proveniente dalle scuole medie, e la sua professoressa di ripetizioni. Il tutto farebbe presagire ad uno scenario abbastanza tranquillo nell’immaginario comune. Ma questa storia è tutto fuorché comune.

La situazione prende una piega abbastanza insolita quando viene scoperto, attraverso la querela dei genitori del quattordicenne, che la professoressa avrebbe abusato sessualmente dell’alunno. Se non fosse abbastanza, pare che la quarantenne di Prato sia rimasta incinta e abbia portato a termine la gravidanza. Questa sarebbe stata la notizia che avrebbe fatto scattare la denuncia da parte dei genitori increduli.

I parenti hanno immediatamente richiesto il test del DNA per accertare il fatto e la professoressa di inglese non si è opposta. Il caso è molto delicato, quindi serve la massima accuratezza e discrezione da parte dei media e della procura.
Si sta parlando di un ragazzino che, non solo deve affrontare lo scoglio di un abuso sessuale, ma forse si ritroverà a fronteggiare una paternità inaspettata e involontaria. Un vero macigno da portarsi dietro.
A quattordici anni si può fare l’errore di pensare che sia “figo” avere rapporti con la propria professoressa. Quando però si viene costretti, rischiando peraltro di diventare padre, la faccenda non assume più note baldanzose.
È necessario comprendere e aiutare chi subisce atti così disumani, non deriderli e farli sentire degli zimbelli.
Azioni così sprezzanti, rischiano di incrinare se non, nella visione più pessimistica, spezzare il futuro delle vittime.
Mobilitiamoci per non far accadere più certe cose.

#FacceCaso

Di Tommaso Marsili

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