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CIVIS, le università d’Europa si alleano

CIVIS, le università d’Europa si alleano

CIVIS, l'alleanza di otto università europee per avvicinare i giovani e migliorare la competitività internazionale dell'Unione attraverso la collabora

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CIVIS, l’alleanza di otto università europee per avvicinare i giovani e migliorare la competitività internazionale dell’Unione attraverso la collaborazione accademica.

L’università La Sapienza di Roma, insieme ad altri sette atenei europei, è coinvolta nel progetto di costruzione dell’Università europea. In questo contesto, l’iniziativa CIVIS, promossa dalla Commissione Europea secondo i criteri dell’Erasmus+, ha l’obiettivo di creare una sorta di alleanza accademica continentale.

Avvicinare gli studenti, promuovere e sostenere l’istruzione superiore e migliorare la competitività internazionale delle istituzioni universitarie europee. Questi sono i motivi-guida alla base del progetto. L’obiettivo fissato per il 2024 è arrivare all’inclusione di almeno altri 20 atenei. I primi otto, già partiti quest’anno, sono: Aix Marseille Université (Francia), Ethniko kai Kapodistriako Panepistimio Athinon (Grecia), Universitatea din București (Romania), Université Libre de Bruxelles (Belgio), Universidad Autónoma de Madrid (Spagna), Stockholms Universitet (Svezia), Eberhard Karls Universität Tübingen (Germania) e, appunto, La Sapienza Università di Roma (Italia).

Il manifesto dell’iniziativa

Secondo le stime dei promotori dell’iniziativa, sono già coinvolti 384.000 studenti e 55.000 tra docenti e personale tecnico amministrativo. CIVIS nel corso del prossimo decennio si svilupperà in più fasi per divenire una realtà che si affermerà a lungo.

Come si legge sul manifesto, CIVIS rafforzerà i collegamenti esistenti tra le 8 Università attraverso la complementarietà delle competenzeinfrastrutture di ricerca condivise e finanziamenti incentivanti per progetti comuni. Oltre a diffondere il multilinguismo e la diversità culturale europea, si  implementerà la partecipazione alla costruzione della European Education Area. La prospettiva di lungo termine è quella di una Università civica europea come spazio per la didattica e la ricerca innovative e responsabili. Dal Baltico al Mar Mediterraneo, i partecipanti avranno un forte impegno sociale ed un forte legame con il territorio.

I lavori si orienteranno su alcuni temi prioritari. Salute, clima, mobilità sostenibile, trasformazioni digitali e preservazione del patrimonio culturale europeo. Un occhio di riguardo si avrà anche per le tematiche che legano il vecchio continente al mediterraneo e all’Africa.

Ambizioni e prossimi sviluppi

Nelle intenzioni su cui si basa CIVIS c’è la volontà di dare un contributo decisivo per l’attrattiva delle università europee sulla scena mondiale. Per farlo si dovranno apportare cambiamenti radicali nelle modalità di insegnamento e ricerca. Le università partecipi sono convinte di poter rendere le risorse educative, scientifiche e civiche il più possibile aperte e accessibili sulla base dei principi delle risorse didattiche aperte.

Come materialmente si andranno a concretizzare queste manifestazioni di intenti e principi guida lo si scoprirà nei prossimi mesi. Il 1 aprile è previsto in Germania, proprio nella sede della Eberhard Karls Universität, un incontro tra i rettori degli atenei conivolti per definire i passi successivi nello sviluppo del progetto. Sul sito di riferimento si parla di una struttura di governo comune che guiderà un piano strategico di cooperazione rafforzata. Si prevede pertanto la condivisione di risorse intellettuali, budget e infrastrutture.

In attesa di ulteriori dettagli, l’università La Sapienza rimanda a questo sito per ricapitolare i punti principali dell’iniziativa.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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