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Scaramanzie universitarie: cosa NON fare prima della laurea

Scaramanzie universitarie: cosa NON fare prima della laurea

Le 5 scaramanzie più diffuse tra gli universitari in vista della laurea. La laurea, l'ultimo passo dello studente prima di entrare nel mondo del lavo

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Le 5 scaramanzie più diffuse tra gli universitari in vista della laurea.

La laurea, l’ultimo passo dello studente prima di entrare nel mondo del lavoro. Un percorso di studi e perdizione che anche per i più diligenti e facoltosi può risultare lungo e difficile prima di conquistare il titolo che porterà a esercitare la professione scelta (si spera) nella vita. Come per i maturandi, anche l’universitario vuole assolutamente evitare di mettersi contro sfortune e destini avversi; esattamente come per la maturità, lo studente ha una serie di scaramanzie da osservare prima della laurea (qui quelle dei 100 giorni alla maturità). Da quelle proposte da Skuola.net vi riportiamo le più popolari scaramanzie dello studente prossimo alla traguardo:

La foglia d’alloro

Tradizione valida dal nord al sud dell’Italia, quando si arriva all’ottenere il fatidico pezzo di carta che segnerà la fine del periodo di studi è solito far indossare al festeggiato una corona di alloro. Quello che molte volte si trascura è l’usanza degli amici prossimi al proprio completamento degli studi di staccare una foglia dalla testa del laureato e conservarla come buon auspicio per quando arriverà il loro momento.

Lo sguardo della Dea Minerva alla Sapienza(Roma)

Minerva, Dea Atena per gli antichi greci è la protettrice del campo di battaglia,ma anche l’arte e la saggezza. Non a caso, nel piazzale dell’ateneo romano della Sapienza si erge la statua della guardiana del sapere. Con le braccia alzate al cielo, impugnando la lancia e lo scudo, la deva volge il suo sguardo al giardino dell’ateneo ed è proprio questo che lo studente deve evitare. La credenza vuole che incrociarne lo sguardo porti addirittura al non laurearsi mai.

I leoni della Bocconi (Milano)

Mentre a Roma abbiamo Atena, nel capoluogo longobardo, più nello specifico alla Bocconi, abbiamo le statue dei due leoni che sorvegliano l’entrata. Sarebbero proprio i due “guardiani” a portare sventura allo studente prossimo a esami o alla laurea. Sventura più leggera di quella romana,  sembra che passare in mezzo ai felini quando si deve affrontare una prova universitaria ne allontani il superamento. Infatti in molti ricorrono alla porta sul retro per entrare nell’istituto a sostenere la prova.

Il campanile di Giotto a Firenze

In Toscana invece è meglio evitare il campanile di Giotto a Firenze. In questo caso il motivo è semplice, Giotto iniziò i lavori nel 1334, ma non vennero portati a termine da lui che morì poco tempo dopo l’inizio. Visto il travagliato lavoro per portare a termine l’opera, tra gli studenti è nata la voce di evitare la cima del campanile in prossimità della discussione della tesi per evitare di non portarla a termine.

Lontani dal Cristo Velato(Napoli)

La nomina del principe di San Severo è nota nel folklore e storia di Napoli. Alchimista e medico, Raimondo del Sangro, fù una delle figure più misteriose della penisola e con lui anche le sue opere. Sembra infatti che entrare nella cappella durante il periodo degli esami, soprattutto di ambito scientifico, porti a dubitare delle proprie conoscenze e preparazione. Esattamente come nella leggenda che vede il principe mettere in discussione se stesso pur di ottenere la vita eterna.

#FacceCaso

Di Dario Argenziano

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