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Università di Catania: e ora che succederà?

Università di Catania: e ora che succederà?

L'Università di Catania, o "Università Bandita" da qualche giorno, non ha più un rettore. Chi lo sostituirà nell'immediato futuro? “Scandalo all’Univ

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L’Università di Catania, o “Università Bandita” da qualche giorno, non ha più un rettore. Chi lo sostituirà nell’immediato futuro?

Scandalo all’Università di Catania”. Scrivevano così i giornali qualche giorno fa. Concorsi truccati (si parla di ben 27), tangenti, corruzione, sono solo alcuni dei tremendi risvolti venuti fuori dall’indagine dei carabinieri siciliani. Insomma, nasceva lo slogan “Università bandita”.

Conseguenza immediata, le dimissioni del rettore della facoltà catanese, Francesco Basile, attraverso una lettera inviata al ministro dell’istruzione Bussetti, sebbene fosse già stato sospeso in precedenza dal Gip.

Non si torna indietro

Archiviati questi fatti, di cui si è già grandemente parlato e scritto, ci siamo posti una domanda. Ma adesso, cosa succederà all’Università? Mentre le indagini e i processi sono ancora in corso, chi si occuperà di studenti, personale e professori non coinvolti?

Chi prenderà il posto del rettore?

Intanto, in una nota diramata dal direttore generale dell’Ateneo, Candeloro Bellantoni, si legge: “Attendiamo di conoscere meglio i contorni dei provvedimenti assunti dalla Magistratura e successivamente adotteremo gli atti necessari, di concerto con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca”.

Poi, come riportato dal quotidiano “LaSicilia”, il possibile futuro potrebbe essere scritto nell’articolo 9 (“Organi di Governo”). Tale articolo prevede che “il rettore designi un prorettore, scelto tra i professori di ruolo di prima fascia a tempo pieno.” In questo caso però, sia Basile che Magnano di San Lio sono stati sospesi dal Gip e non possono prendere decisioni in merito.

Si attende

La grana passa dunque nelle mani del ministero dell’Università, il quale, per adesso, ha “avviato verifiche sui docenti coinvolti” e “si costituirà parte civile”.

C’è da aspettare quindi; magari che il ministro Bussetti proponga un commissario che si occupi della faccenda. Ma per questo, ci vuole un po’ di tempo. Come per i processi. E nel mentre, l’Università di Catania affonda nelle sabbie mobili della corruzione siciliana.

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

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