Tempo di lettura: 2 Minuti

Iscrizioni scolastiche: una scuola veneta chiede di specificare l’etnia rom o sinti

Iscrizioni scolastiche: una scuola veneta chiede di specificare l’etnia rom o sinti

Episodio discriminatorio in una scheda per l'immatricolazione a scuola. Nella scuola di Fossò si deve specificare se si appartiene all'etnia rom o sin

Bologna, accolto il ricorso di insegnanti al Tar: niente più benedizioni in classe
In Austria una diciottenne denuncia i genitori per delle foto su Facebook!
Foggia: caos all’Università con 2 docenti sospesi

Episodio discriminatorio in una scheda per l’immatricolazione a scuola. Nella scuola di Fossò si deve specificare se si appartiene all’etnia rom o sinti.

Siamo a Fossò, piccolo comune veneto situato tra Padova e Venezia. Nella scuola G. Marconi di Fossò si è verificato un episodio piuttosto insolito che ha lasciato qualcuno a bocca aperta e qualcun altro compiaciuto. É proprio così, nel modulo di iscrizione presso l’istituto viene esplicitamente richiesto di segnalare qualora si appartenesse all’etnia rom o sinti o camminanti.

La denuncia sui social

A spargere la notizia è stato lo Sportello Sociale / GAP – Padova, che tramite la pagina Facebook ha pubblicato la foto del modulo. In realtà la denuncia del fatto è partita da un gruppo di famiglie i cui figli e figlie frequentano l’istituto che hanno provveduto a inoltrare la foto del allo Sportello Sociale di Padova.

Tra i commenti al post si è scatenato un bel dibattito, ovviamente diviso tra coloro che appoggiano la scelta e coloro che la denunciano. Qualcuno sostiene che il modulo della scuola G. Marconi di Fossò somigli alla “schedatura degli ebrei”, altri commentano con frasi di sgomento quali “incredibile” o “allucinante”. Dall’altro lato, invece, qualcuno suggerisce pure di inserire la domanda “hai rubato? si, no”. Qualcun altro invece commenta con battute infelici del tipo “Ah ma i rom vanno a scuola?”. Insomma un post che è lo specchio della società.

La motivazione della scuola

Ansa riferisce che la scuola a sua discolpa avrebbe inserito le caselle incriminate solamente con lo scopo di “favorire l’integrazione”. 

Voi che ne pensate? Credete che si tratti effettivamente di un atto discriminatorio? 

Aggiungerei un’altra osservazione, un altro punto discriminatorio presente nel modulo in questione è la dicitura “padre” e “madre”. E se uno degli alunni avesse due mamme o due papà? Come si sentirebbe?

#FacceCaso

Di Chiara Zane

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0