Il collettivo studentesco organizza una festa di Halloween in università e il Rettore fa partire la denuncia. Se vi dicessi che in Danimarca le feste
Il collettivo studentesco organizza una festa di Halloween in università e il Rettore fa partire la denuncia. Se vi dicessi che in Danimarca le feste dentro gli atenei sono all’ordine del giorno?
Una sorta di guerra per determinare chi e come si debba utilizzare gli spazi universitari. Il Rettore contro gli studenti e gli studenti contro il rettore, in questo caso per una festa di Halloween. E se invece ci fosse spazio per tutti? Non è forse necessario un cambio di prospettiva, magari prendendo spunto da esempi europei che funzionano alla grande?
Cosa è successo
La notte del 31 ottobre presso l’Università Statale di Milano il collettivo studentesco Dilinger Unimi, come da tradizione ha organizzato una festa di Halloween per studenti e studentesse dell’Università e non solo. Se da 6 anni a questa parte questo appuntamento era sempre stato tollerato da parte dell’Università, quest’anno le cose sono andate diversamente. Inizialmente l’amministrazione universitaria aveva impedito l’organizzazione, oltretutto chiudendo l’Ateneo in anticipo e per questo annullando alcune lezioni. I giovani del collettivo, però, hanno deciso di non demordere e hanno portato a termine l’organizzazione e l’allestimento della festa.
L’indomani il Magnifico Rettore Elio Franzini con una lettera aperta ha invocato le autorità chiedendo aiuto e supporto per questa situazione, soprattutto alla luce della sporcizia lasciata nell’ambiente in cui si era svolta la festa di Halloween. A questo ha seguito l’apertura di un fascicolo contro ignoti da parte procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano.
La risposta del collettivo
Il Collettivo studentesco ha prontamente risposto al Rettore con una lettera aperta pubblicata sulla pagina Facebook del collettivo in cui vengono esposti chiarimenti e delucidazioni su quando avvenuto. Nella lettera del collettivo traspare una critica nei confronti delle autorità universitarie e una richiesta di poter sfruttare i luoghi universitari come luoghi di incontro e socializzazione tra studenti.
Uno spunto di riflessione
Personalmente trovo molto triste il fatto che all’interno di un’Università si verifichi la necessità di avere uno scontro aperto tra Rettore e studenti, che sfoci addirittura in una denuncia. L’Università dovrebbe essere un luogo di incontro e dialogo non di scontro.
É stato per me inevitabile pensare ad alcuni racconti di ragazzi e ragazze a me vicini che hanno avuto l’opportunità, grazie al programma Erasmus+, di vivere in Danimarca. Mi hanno raccontato infatti, che tutte le settimane più volte a settimana nelle università danesi si svolgono grandi feste organizzate da studenti. L’università lì si vive di giorno e di notte e diventa un ambiente di socializzazione, studio e anche divertimento. Le feste sono organizzate da associazioni studentesche, che si occupano sia dell’allestimento sia della pulizia a fine serata degli ambienti interessati.
Con questo non voglio spingermi a prendere nessuna delle due parti, vorrei solo fornire un nuovo spunto di riflessione. Credo, infatti, che se gli interessi di università e studenti fossero presi in considerazione alla stessa maniera, si potrebbero organizzare momenti ludici legalmente. Inoltre, questo sicuramente contribuirebbe a un maggiore rispetto reciproco e responsabilizzazione degli organizzatori anche nella cura dell’ambiente una volta terminato l’evento, magari nell’ottica di ripeterlo più spesso.
Voi che ne pensate?
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