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A scuola con… Bebe Vio!

A scuola con… Bebe Vio!

Che scuola hanno frequentato i campioni italiani? Ve lo diciamo noi in questa nuovissima rubrica. Oggi tocca a Beatrice “Bebe” Vio. Vi siete mai chie

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Che scuola hanno frequentato i campioni italiani? Ve lo diciamo noi in questa nuovissima rubrica. Oggi tocca a Beatrice “Bebe” Vio.

Vi siete mai chiesti quale scuola avessero frequentato da adolescenti campioni e campionesse del calibro di Buffon o Bebe Vio? Noi sì. E per risponderci (o meglio, per rispondervi) abbiamo ideato una nuova rubrica nella quale ogni settimana ripercorreremo la carriera scolastica di uno sportivo.

Oggi abbiamo scelto di occuparci degli studi di una atleta che ha fatto della determinazione la sua forza e che insieme ad alcuni suoi “colleghi”, come ama definirli lei stessa, sarà tra gli ospiti più attesi del Festival dello Sport che si terrà a Trento tra qualche giorno: Beatrice “Bebe” Vio.

Come molti di voi sapranno, la campionessa paralimpica, mondiale ed europea di fioretto singolo è stata colpita all’età di appena 11 anni da una meningite fulminante che le procurò la necrosi sia delle gambe, sia degli avambracci, che furono successivamente amputati. Un episodio che avrebbe messo in ginocchio chiunque ma non Bebe, che di grinta e carattere ne ha sempre avuta da vendere.

La campioncina veneziana, infatti, non si è mai data per vinta, non ha mai mollato nulla, né lo sport, né tanto meno la scuola. E così, subito dopo aver conquistato il suo terzo oro europeo ai Campionati Paralimpici del 2016, ha completato gli studi superiori conseguendo un diploma di arti grafiche.

Lo ha fatto presso l’Istituto San Marco della Gazzera (Via dei Salesiani 15, Venezia), presentandosi alla maturità con una tesina incentrata su un tema a lei molto caro: i Giochi Olimpici e i suoi colori. Colori che di lì a pochi mesi avrebbe visto ammirato da vicino a Rio de Janeiro, dove ha poi vinto le sue prime due medaglie paralimpiche.

Oggi la Vio è diventata un esempio per tutti quei giovani che si trovano spesso davanti ad ostacoli apparentemente insormontabili. Bebe gli ha insegnato ad abbatterli con la forza di volontà e con il sorriso che l’ha sempre contraddistinta. E riuscire a mantenere quel sorriso dopo tutto ciò che gli è successo è probabilmente la sua impresa più bella.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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