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Università di Torino: parola d’ordine “stare al passo coi tempi”

Inaugurazione del nuovo anno accademico. “Se siamo qui è perché abbiamo saputo cambiare”. #FacceCaso. Durante l’inaugurazione del nuovo anno accademic

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Inaugurazione del nuovo anno accademico. “Se siamo qui è perché abbiamo saputo cambiare”. #FacceCaso.

Durante l’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università di Torino, il rettore Tito Boeri ha posto l’attenzione sui nuovi lavori emergenti e la necessità di ripensare alle competenze.

Si è parlato di “mismatch”, ovvero l’inefficienza allocativa, il caso in cui troppi lavoratori occupano posti sbagliati sprecando capitale umano.

“Il problema – ha proseguito Boeri – in Italia non è tanto il laureato che fa l’usciere, ma l’assessore al Bilancio che non sa nulla di numeri. L’Università di Torino, con il suo +8% di immatricolazioni, risponde al bisogno di laureati che c’è in Italia dove, nel 2014, solo il 23,3% tra i 30-34 anni aveva una laurea contro il 27-37% del resto d’Europa”.

Dello stesso avviso la direttrice generale Loredana Segreto che osserva: “Nei suoi 600 anni di storia abbiamo sempre affrontato le nuove sfide. Se siamo qui è perché abbiamo saputo cambiare”. #FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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