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Posticipare la campanella d’ingresso? La California dice di sì

Posticipare la campanella d’ingresso? La California dice di sì

Lo stato della California ha approvato una legge che impone a tutte le scuole di non suonare la campanella d'ingresso troppo presto. Ore 7:00. Suona

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Lo stato della California ha approvato una legge che impone a tutte le scuole di non suonare la campanella d’ingresso troppo presto.

Ore 7:00. Suona la sveglia. Un braccio, dotato di vita propria, esce da sotto il lenzuolo e preme “postoponi”. Non serve guardare dove sia scritto. L’arto lo sa, in automatico. 7:05. La scena si ripete. 7:10, 7:15… “Ok, ora devo proprio svegliarmi, sennò faccio tardi sul serio!” E con quest’ultimo, pensiero anche il più assonnato degli studenti si rassegna alla necessità di alzarsi. Il primo squillo, per altro, è tanto più anticipato, quanto più si è lontani dalla scuola, ovviamente. Ma ora c’è una speranza. Un flebile barlume infondo al tunnel delle levatacce. Almeno in California.

Nello stato della West Coast americana è stata approvata una legge che impone alle scuole di non suone la campanella prima delle 8:30. Il governatore Gavin Newsom ha deciso di dare credito alle teorie, supportate in primis dal American Academy of Pediatrics, riguardo il rendimento scolastico in relazione al riposo notturno.

Oggettivamente, va detto, che si rendesse meglio (non solo a scuola) dopo una bella dormita ristoratrice era già una convinzione diffusa. Adesso ci sono anche le prove scientifiche. Diverse evidenze prodotte dall’Academy dimostrano come i cambiamenti biologici nella pubertà rendano difficile, per un adolescente medio, addormentarsi prima delle 23. Allo stesso tempo, è comprovato che gli adolescenti abbiano bisogno di dormire tra le 8 e le 9 ore e mezza per recuperare al meglio le energie. Dal semplice calcolo matematico si evince subito l’incompatibilità di questi dati con un ingresso in aula fissato alle 8 in punto. Da Sacramento sono arrivate quindi raccomandazioni per tutte le istituzioni scolastiche di adattare i propri orari agli studenti, invece di costringerli ad andare contro i loro ritmi biologici. In media ogni teenager potrà così dormire una mezz’ora in più.

In Italia

Gli studenti del nostro paese, invece, dovranno ancora pazientare. Nessun provvedimento del genere è in vista. Eppure movimenti a sostegno della campanella posticipata ci sono anche qui. Dario Ianes, docente ordinario di Pedagogia e Didattica Speciale all’Università di Bolzano spiega:

“Diverse ricerche neuroscientifiche indicano che il bioritmo migliora se le lezioni cominciano dopo. Si parla addirittura, in alcuni casi, delle 10 del mattino. Sarebbe più sensato cominciare dopo e non concentrare un numero irragionevole di materie e attività durante la mattinata, ma diluirle anche nelle prime ore del pomeriggio”.

La speranza per i ragazzi italiani è che presto i governanti italiani seguano l’esempio di quelli della California e diano retta quello che dice la scienza.

#FacceCaso

DI Tommaso Fefè

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