Strisciare il badge e passare i tornelli come allo stadio. No, non è una bugia. A Treviso, dalla prossima settimana, a scuola si entra così. C’era un
Strisciare il badge e passare i tornelli come allo stadio. No, non è una bugia. A Treviso, dalla prossima settimana, a scuola si entra così.
C’era una volta la scuola dei nostri padri. Non c’era tecnologia, solo lavagne, gessetti e libri. Con i primi si spiegava, con i secondi si studiava. Poi sono arrivate le app, i tablet, e l’insegnamento ha fatto un passo verso i giovani. Entrò la tecnologia e si passò alla scuola 2.0.
Ora, tra pochi mesi, la situazione potrebbe di nuovo cambiare, per una scuola alla sua terza versione. Definitiva? Sicuramente no, ma più sicura senz’altro.
I tornelli e il badge
Avete letto bene: tornelli e badge, sono queste le novità introdotte dalla prossima settimana alla Pio X di Treviso.
“Strisciando il badge sui totem ai lati”, ha spiegato Simone Ferraro, preside della scuola, al Corriere del Veneto, “i ragazzi segneranno la loro presenza a scuola sul registro elettronico. Il sistema verificherà la presenza, consentendo così ai genitori di constatare che i ragazzi siano nell’istituto”.
Addio, quindi, al sogno antico di “marinare” la scuola. Con una semplicissima applicazione, come peraltro già accade in moltissime scuole, i genitori potranno sempre sapere se il pargolo è a scuola o se ha “bigiato”. Non ci saranno più scuse né, a nostro modo di vedere, privacy, seppur aumenterà notevolmente la sicurezza degli studenti minorenni.
Ed anche dell’istituto, a quanto pare. “L’anno scorso abbiamo subito un furto di computer in pieno pomeriggio”, aggiunge il preside Ferraro, “quindi questo sistema ci servirà anche a garantire la sicurezza dell’istituto”.
Insomma, si saprà esattamente chi entra e chi esce. Ma per qualcuno, questa non sarà una novità assoluta. “Per gli insegnanti il badge è già entrato in funzione, lo stiamo testando in questi giorni, i ragazzi partiranno dalla prossima settimana”.
Con buona pace di chi si sente, nell’era dei social e dei gps, sempre più osservato. E chissà se, sempre per sicurezza eh, non si arrivi un giorno proprio ad installare un gps 24h su 24h addosso ai nostri ragazzi.
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