Tempo di lettura: 1 Minuti

Silvia Romano potremmo essere noi

Silvia Romano potremmo essere noi

La storia di Silvia Romano sta affliggendo tutta l'Italia. La sua storia a un anno dalla scomparsa. Questo articolo si chiama "Silvia Romano potremmo

Sessione alle porte? Gli studenti cantano Despacito sul web
Firenze, intervallo a suon di musica all’ITT “Marco Polo”
Il Liceo Mazzini trasforma l’ intervallo in uno show

La storia di Silvia Romano sta affliggendo tutta l’Italia. La sua storia a un anno dalla scomparsa.

Questo articolo si chiama “Silvia Romano potremmo essere noi” perché è la prima cosa a cui penso quando leggo gli articoli su di lei. Perché ha più o meno la mia età e ha studiato una cosa molto affine alla mia. Eppure lei è stata rapita, un anno fa ormai, in Kenya, mentre faceva volontariato e io sono qui a scrivere nel caldo della mia stanza di Roma.

Andiamo con ordine. Silvia Romano ha 23 anni, è di Milano e si è laureata in Mediazione linguistica per la sicurezza e la difesa sociale al Ciels, il Centro di intermediazione linguistica europeo. Insegna anche ginnastica e aerobica in una palestra di Milano. Decide di partire e va prima a Likoni e poi a Chakama, in Kenya. Decide di tornare in Italia ma poi torna in Africa. È il 20 novembre 2018 quando un gruppo di ribelli armati inizia a sparare a caso nel villaggio in cui vive e lavora, entra nel suo ufficio e la rapisce. L’ultima immagine che si ha di questa ragazza è raccontata da un abitante del luogo. È su una moto, che sparisce nella giungla. 

Iniziano le ricerche e la collaborazione (intermittente) tra le autorità italiane e quelle keniote. Il 26 dicembre 2018 viene confermato che Silvia è ancora viva ed è in Kenya. Da quel giorno, non si sente più niente. Non se ne parla, il rapimento passa in secondo piano, almeno per la stampa. Ma nessuno si arrende. 

A settembre 2019, dopo quasi un anno, il Giornale ci racconta che Silvia è viva e si troverebbe in Somalia, probabilmente con dei terroristi islamici che l’hanno costretta a convertirsi e a sposarsi con uno dei capi. Potrebbe essere vero, come potrebbe essere falso, purtroppo non ci è dato saperlo.

Non ci dovrebbero essere richieste di riscatto, ma allora cosa ci fa Silvia in Somalia? Perché l’hanno rapita? E soprattutto, perché se ne parla così poco?

Sono tantissimi gli appelli che chiedono più collaborazione, più verità, più tutto. Ma non sappiamo se vengono ascoltati. Nel frattempo, in questi giorni, il suo quartiere si sta mobilitando con una manifestazione a favore della scuola come diritto universale e la porterà avanti proprio nel nome di Silvia, chiedendo di mettere insieme tutte le forze possibili per trovarla.

#FacceCaso

Di Benedetta Erasmo

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0