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Pizza Capitale: a Roma si mangia, ma solo bianca o rossa

Pizza Capitale: a Roma si mangia, ma solo bianca o rossa

I forni che nella capitale sono aperti, possono decidere se fare la pizza o bianca o rossa. Addio, per ora, a salsicce e funghi. Ma quant’è buona la

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I forni che nella capitale sono aperti, possono decidere se fare la pizza o bianca o rossa. Addio, per ora, a salsicce e funghi.

Ma quant’è buona la pizza? In questi giorni di quarantena, milioni di italiani se la stanno preparando in casa. Un po’ per combattere la noia, un po’ perché ci manca sia il piatto in sé, sia il momento di condivisione che racchiude. Sedersi uno di fronte l’altro, dimenticarsi i problemi della settimana e godersi quella bella focaccia con pomodoro, mozzarella e basilico. Bei tempi.

C’è poi chi, oltre che a casa, la pizza la continua a sfornare tutti i giorni perché è il suo lavoro. No, non parliamo dei pizzaioli, ovviamente, ma di coloro che lavorano nei forni sparsi per le varie città. A Roma, per esempio, se abiti vicino ad un forno, sai perfettamente che la mattina ti sveglierai con quel bell’odore di pane caldo che ti abbraccia e ti riporta nel mondo.

Poi esci e vai a comprare la tua pizza per il pranzo. Ecco, la notizia è questa: potrà essere solo rossa o bianca. Niente più verdure, o salsiccia o altro.

La pizza o bianca o rossa

In un decreto dello scorso 11 marzo è espressamente scritto, al comma 1.4 del documento: “Tale attività comprende oltre alla preparazione di vari tipi di pane e grissini, anche la preparazione di pizza e focacce tipiche di panificazione sia bianche (semplici o condite con olio e rosmarino) sia rosse (condite al pomodoro e olio) e di pasticceria secca. Non si deve considerare compresa la pizza condita e farcita diversamente”.

Tradotto: bye bye pizze “ciccione”, se la volete ora dovrete comprare quella rossa o bianca, perché i forni giusto quelle possono produrre.

C’è chi ha storto il naso difronte a questa limitazione, come la consigliera della Lega in regione Lazio Laura Corrotti: “Anziché sostenere le attività rimaste aperte, seppur con i limiti dovuti alle misure utili al contrasto del Coronavirus, la sindaca Raggi vieta la pizza margherita”.

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

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