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Coronavirus, nasce l’app che premia chi resta a casa

Coronavirus, nasce l’app che premia chi resta a casa

Esce il 10 aprile, la beta di un app che promette di regalarci sconti e voucher se restiamo a casa. Basta trasformare i WOM in sconti. Esce il 10 apr

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Esce il 10 aprile, la beta di un app che promette di regalarci sconti e voucher se restiamo a casa. Basta trasformare i WOM in sconti.

Esce il 10 aprile una app che farà sicuramente tendenza, in questi tempi bui. Rimanere a casa, infatti, oltre ad essere un’imposizione del governo è anche un ottimo modo, l’unico, per proteggersi veramente dal virus. Per cui basterebbero questi due motivi per non farci lamentare troppo.

Ma se invece, oltre al guadagno in termini di salute, si potesse davvero guadagnare qualcosina solo restando a casa? Lo slogan #Iorestoacasa assumerebbe senza dubbio un altro aspetto e potrebbe apparire più appetibile per tutti no?

L’app ai tempi del coronavirus

Digital Arianna, diAry, è un’applicazione mobile che consente di tenere traccia, sul proprio dispositivo, degli spostamenti e delle circostanze rilevanti ai fini del contenimento del contagio da COVID-19”, si legge sul sito Covid19app.uniurb (CLICCA QUI)

“Per fronteggiare la diffusione del virus è infatti essenziale risalire ai luoghi e alle persone frequentati durante il periodo di incubazione”.

Cosa sono i WOM?

Adottare comportamenti responsabili e conservarne memoria è il modo più efficace con cui ogni individuo può contribuire alla salute pubblica. Tale contributo viene riconosciuto e quantificato in termini di WOM, speciali certificati che riconoscono il valore sociale delle azioni individuali”.

Eccoci qui, dunque! Azioni socialmente utili, in questo caso il banalissimo stare a casa, che si trasformano in WOM (Worth One Minute).

Questi, poi, potranno essere scambiati e utilizzati come “voucher, ai quali esercenti e fornitori di servizi possono attribuire un valore concedendo sconti e agevolazioni.” Potremo quindi assegnare un valore economico agli atti di responsabilità, oltre che uno sociale che purtroppo, però, non tutti ancora riconoscono.

L’app è stata sviluppata dall’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, in collaborazione con DIGIT srl innovativa società benefit. Un progetto giovane che cerca di darci un’ulteriore spinta per rimanere a casa in un periodo in cui farlo dovrebbe essere semplicemente scontato.

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

 

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