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Stasera suono tardi, prima voglio ascoltare il nuovo singolo di Cigno

Stasera suono tardi, prima voglio ascoltare il nuovo singolo di Cigno

Cigno torna con un nuovo brano, legato ad una storia particolare e quasi paranormale. Si chiama "Stasera suono tardi", e questo è il momento giusto di

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Cigno torna con un nuovo brano, legato ad una storia particolare e quasi paranormale. Si chiama “Stasera suono tardi”, e questo è il momento giusto di ascoltarlo.

Fuori il 12 giugno su tutti i digital store, Stasera suono tardi, l’ultimo singolo dell’eclettico cantautore Cigno, pseudonimo di Diego Cignetti.
L’amore nei confronti della dimensione del live, quel momento per cui tutto il resto delle cose prende senso in sua prospettiva e attesa, Georges Seruat, di cui ogni nota somiglia ad una linea di matita, un faro per immaginare l’arrangiamento e soprattutto usare la voce, sono gli ingredienti che compongono inevitabilmente Stasera suono tardi.

Il brano è nato dal suo incipit che descriveva in particolare ciò che l’artista avrebbe fatto la sera del giorno in cui l’ha scritta. Avrebbe suonato, ma non ricorda bene dove.
Ha fortemente desiderato la costruzione del brano composto da elementi semplici e delicati, quasi come se fosse un esercizio di limite, come se fosse uno di quei disegni che ritraggono il ricordo: tutto è lontano, indefinito e sfocato, è assenza di un tempo mai vissuto, come quello dei sogni.
Le linee sfocate dei particolari sono certamente il punto cardine, ciò che resta,
un’ immagine lieve e sfocata di quell’emozione.
Un tempo nuovo, dove passato, presente e futuro si mescolano.
Quando CIGNO scrive succede questo: la canzone non è mai completamente una cronaca, ne una previsione, ne una completa chiacchierata, tutto si fonde in una realtà a sé.
Il brano è un inno all’assenza come condizione privilegiata di comprensione delle cose, ciò a cui tendere, la presenza di quello che manca, trovando di conseguenza nel ricordo un habitat ideale, un posto che perdiamo sempre, quasi completamente, ogni volta che ci svegliamo da un sogno. I ricordi sono silenziosi e sfocati perché lontani. L’amore in ogni sua dimensione è il racconto delicato che non fa rumore ma che penetra lontano nei meandri del nostro inconscio. Senza alzare la voce è il mantra di un brano delicatissimo e surreale.

Cigno è un cantautore e musicista capitolino. Alle influenze blues e rock con le quali si è formato come chitarrista, mescola sapientemente atmosfere pop, trovando ispirazione in quello che è il panorama musicale “sixties”. Il suo sound vola ed è arricchito da una poesia di carattere undergound tipica della realtà indipendente romana, pregna di atmosfere rarefatte “Psychedelic Pop”.

Comincia a scrivere brani intorno al 2012 e a pubblicarli sul suo profilo Youtube.
I brani arrivano all’orecchio dell’etichetta romana Urban49 la quale edita il disco “CIGNO” prodotto da Lello Panico.
Nel 2015 inizia la dura e felice strada dell’auto-produzione.
Nel 2016 esce il suo singolo “Eroi” in collaborazione con il Kate Creative Studio/Matteo Costanzo.
Nel 2017, in una nuova veste electro/blues, presenta “1000 Passi”, il primo singolo estratto dal suo EP in uscita nel 2018 sotto la produzione artistica targata “Frenetik & Orang3”.
2019 esce ” d e t r o i t ” , l’ultimo brano di “CGNDGI92A13I992C” , il suo nuovo EP.

Come nasce il brano?

“è un ricordo di amori persi. E’ assenza di un tempo mai vissuto, come è quello dei sogni.

“Tutto quello che è lontano mi incuriosisce, per questo amo viaggiare nei miei ricordi.”

“c’è la voglia di trovare nella delicatezza la forza più grande. non serve sfondare le porte se non si aprono . alcune cose vanno sussurrate all’orecchio”

“avevo voglia di sussurrare nell’orecchio della persona che amo una canzone d’amore”

“nasce da un messaggio che ho scritto alla mia ragazza che iniziava così “ stasera suono tardi, è ovvio che mi manchi”
poi ho fatto copia incolla sulle note del mio telefono e ho continuato scriverlo durante la notte.”

STASERA SUONO TARDI IL VIDEOCLIP

Il video è ispirato al libro “Cent’anni di solitudine” di Gabriel García Márquez e trasversalmente alla serie tv tedesca Netflix “Dark”.
Il video è stato prodotto nel periodo di isolamento per l’emergenza covid-19 che ha costretto l’intera popolazione italiana ad una quarantena forzata. Non potendo girare, il videoclip è composto da vecchi ricordi di famiglia, trovando in essi il calore umano che è mancato negli ultimi mesi.
Il video è un omaggio all’aggregazione, al calore della famiglia, al filo che collega tutte le persone nel tempo che passa.
Siamo forse tutti la stessa persona ? Collegati da ricordi e sangue, la vicinanza umana è una parte importante della felicità.
L’assenza di condivisione e l’obbligato isolamento è stata la forza che ha permesso di dedicare il video alla vicinanza, all’aggregazione, appunto.
Molte volte il tempo sembra non percorrere la strada maestra, e il futuro viene a trovarci, il passato cambia, e il presente è solo una nostra illusione.
Possiamo dire a una persona che abbiamo appena conosciuto “avevo dimenticato quanto fosse bello stare accanto a te , abbracciarti e parlarti” ?
Un’umanità collegata indissolubilmente da un filo già completo che nel nostro presente seguiamo, illusi che si possano prendere delle scelte; ma un destino cristallino ci guida come fosse rappresentato da un milione di biglie mosse, il resto è conseguenza.

#FacceCaso

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