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Pagati per fare… nulla: borse di studio particolari all’università di Amburgo

Pagati per fare… nulla: borse di studio particolari all’università di Amburgo

L'università di Amburgo offre 3 borse di studio da 1600 euro ciascuna per le migliori idee su come e perché è giusto non fare nulla. Pagati per non f

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L’università di Amburgo offre 3 borse di studio da 1600 euro ciascuna per le migliori idee su come e perché è giusto non fare nulla.

Pagati per non fare nulla. No, non stiamo per parlare di furbetti del cartellino o dei dipendenti di qualche inutile carrozzone pubblico. A ricevere soldi per oziare saranno tre fortunati vincitori di una borsa di studio bandita dall’università delle Belle Arti di Amburgo. 1600 euro ciascuno per chi presenterà le migliori idee sul come e sul perché sia giusto non fare niente. A portare avanti questo provocatorio progetto è il professor Friedrich von Borries, titolare della cattedra di design nell’ateneo tedesco, con l’obiettivo di sfidare la società moderna.

Il mondo in cui viviamo è guidato dalla fiducia nel successo, nella crescita, nel denaro – ha dichiarato il docente alla CNN – Questo pensiero ci sta portando alla crisi ecologica e all’ingiustizia sociale in cui viviamo”.

Con una sovvenzione di questo tipo si punta quindi ad invertire la tendenza. Non premiare il raggiungimento a tutti i costi di un obiettivo e favorire, al contrario, la nullafacenza. Che però non deve essere fine a se stessa (cioè una perdita di tempo), bensì indirizzata al soddisfacimento del benessere personale. Lo dimostrano le domande che la commissione rivolge ai candidati in sede di presentazione del progetto:

  • Cosa non vuoi fare?
  • Per quanto tempo non vuoi farlo?
  • Perché è importante non fare questa cosa particolare?
  • Perché sei la persona giusta per non farlo?

Viviamo tutti ogni giorno in contraddizioni tra ciò che facciamo, ciò che vogliamo e ciò che sappiamo sarebbe meglio fare – prosegue a spiegare il promotore di questa idea –  Dobbiamo imparare ad affrontare queste contraddizioni, invece di negarle semplicemente“. Anche perché, sostiene ancora lo stesso professore, non fare qualcosa è molto più difficile di quello che sembra. Il periodo di lockdown nei mesi scorsi lo ha evidenziato. Rinunciare volontariamente alla routine quotidiana per proteggere la nostra salute ha richiesto parecchi sacrifici. Non a caso, proprio da lì è nata l’ispirazione per proporre un simile progetto di (non) studio

I tre vincitori selezionati presenteranno la propria idea in una mostra, presso il Museo di Arte e Design di Amburgo, dal titolo The School of Inconsequentiality: Exercises for a Different Life. Essa rimarrà allestita dal 5 novembre al 9 maggio 2021, mentre per avanzare la candidatura ci sarà tempo solo fino al 15 settembre, collegandosi al sito dell’università.

Perciò, se il vostro modello di vita è Homer Simpson e pensate di avere buoni motivi che rendano il crogiolarsi sul divano tutto il giorno una cosa buona e giusta, fatevi avanti.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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