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Moscardi ha pubblicato il suo nuovo EP. E io c’ho FattoCaso

Moscardi ha pubblicato il suo nuovo EP. E io c’ho FattoCaso

Se è vero che la prima volta non si scorda mai, beh, nono potevo non fare quattro chiacchiere con Moscardi che oggi esordisce con l'EP "Rosso Moscardi

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Se è vero che la prima volta non si scorda mai, beh, nono potevo non fare quattro chiacchiere con Moscardi che oggi esordisce con l’EP “Rosso Moscardi”.

Un album di ricordi autobiografici e musicali interconnessi tra loro da sonorità pop e melodie acustiche, canzoni e immagini impreziosite dalla tenerezza di un bambino e dall’amore di un uomo: questo è “Rosso Moscardi”, EP d’esordio di Moscardi.

Ed io mi ci sono fatto quattro chiacchiere…

Ho sempre pensato che la frase “la prima volta non si scorda mai” è vera. Come ti senti all’alba di questa prima release?
Sono d’accordo e in un certo senso credo che sia sempre “la prima volta”, quando si tratta di pubblicare qualcosa di proprio.
Io sto bene, sono abbastanza impegnato nella gestione delle mille cose di cui un artista di oggi si deve (pre)occupare, ma mi sento tranquillo e sereno per questo primo EP, anzi sono curioso di ricevere feedback da chi lo ascolterà.
Dici che sono calmo perché non ho ancora realizzato?

Le influenze di questo EP sono ricollegabili al cantautorato italiano. Quali sono i nomi più forti che ti hanno ispirato?
Sì, grazie a mio padre (cantautore per passione) che viene da quella tradizione lì, ho assorbito molto dai cantautori italiani e nello specifico da artisti come De Gregori, Fossati e ovviamente De André. Nel frattempo, ho incontrato nel mio percorso musicale Jovanotti e Niccolò Fabi che mi hanno letteralmente folgorato e da cui ho “rubato” davvero tanto. Anche se non fa parte della domanda, ti confesso che il mio grande amore sono i songwriters stranieri, sia vecchi che nuovi, per citarne alcuni: James Taylor, Tracy Chapman, Cat Stevens, Ed Sheeran e James Bay.

Ascoltando le tue canzoni mi ti immagino immerso in uno splendido panorama durante la scrittura dei brani. Sbaglio?No, non sbagli. O meglio: nella maggior parte dei casi quando scrivo sono a casa, seduto o sdraiato sul letto (perché sono pigro), ma ovunque sono è come se mi portassi dietro (e dentro) i paesaggi incantevoli delle Marche, la mia regione d’origine, e a quanto pare quest’aspetto traspare dalle mie canzoni.

Se passi da FacceCaso, patria degli studenti, la domanda è d’obbligo: qual è il tuo rapporto con il mondo scolastico-universitario?
È un rapporto armonioso il nostro. Con le solite difficoltà e i soliti dubbi dello studente, devo dire che mi è sempre piaciuto imparare dagli altri, soprattutto da chi ne sa molto più di me. Non sono mai stato un gran studioso, ma se pensi che quest’anno concluderò il mio terzo percorso di laurea, direi che poteva andare anche peggio. E poi, visto che sono nella patria degli studenti, fatemelo dire: oltre alla laurea in Composizione Pop/Rock al Conservatorio di Pescara, mi sono laureato in Cooperazione Internazionale e Sviluppo all’Università La Sapienza di Roma.

Tornando all’EP, a livello di sound ho sentito anche diverse punte di audacia, come in “Coincidenze” ad esempio. Mi racconti com’è la vita in studio di Moscardi?
La vita in studio di Moscardi si alterna tra battute e cruciverba, registrando qualche traccia quando c’è bisogno.
Scherzi a parte, qualche anno fa io e alcuni amici miei, conosciuti tra il Conservatorio di Pescara e il CET di Mogol, abbiamo dato vita ad una piccola etichetta emergente (iSugo Records) ed è con loro che condivido la vita in studio.
Nello specifico, ci ritroviamo quasi ogni giorno al Bar44 Home Studio, di proprietà del nostro producer Pierfrancesco Speziale (a.k.a. Labbè), e insieme diamo forma alle nostre idee musicali, in un clima davvero casalingo e accogliente (quasi anacronistico!).
Penso che anche questo influisca in qualche modo la mia/nostra musica.

Grazie mille per questa bella chiacchierata! Essendo ai saluti ti chiederei di lasciare un bel “ciao” ai nostri lettori e soprattutto, magari, un piccolo spoiler sul futuro!
Per quanto riguarda lo spoiler vi dico Rosso Moscardi non finisce qui, con l’arrivo della primavera ci sarà una sorpresa particolare legata questo album di ricordi. Un abbraccio virtuale a tutti i lettori e un grazie speciale a voi,
Francesco

#FacceCaso

Di _Riccardo Zianna_

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