Nell'edizione odierna parleremo dell'effettiva efficacia della mascherina, di “sesso natalizio” e di una news “sottilissima”. Restate con noi. Ad ago
Nell’edizione odierna parleremo dell’effettiva efficacia della mascherina, di “sesso natalizio” e di una news “sottilissima”. Restate con noi.
Ad agosto se n’era andato in vacanza per un paio di settimane, ma adesso è tornato per continuare a combattere contro il Coronavirus e proverà ad indebolirlo con qualcuna delle sue bombe (ogni settimana una nuova Covid News nel box a metà articolo). È il TG USA 2.0 ladies and gentlemen, siete carichi per questa nuova edizione? Allora daje; anzi, C’MON!
Chi non s***a a Capodanno…
Quante volte ce lo saremo sentito dire… Fortuna vuole che le probabilità di fare sesso a cavallo tra il 31 dicembre e il primo di gennaio non siano così basse. E non siamo noi a dirlo, ma uno studio della Stanford University guidato da Laura Symul. La ricerca in questione, apparsa ieri sul The Guardian, ha preso in esame i dati forniti da un’app per il monitoraggio del ciclo mestruale, dai quali è emerso che a San Valentino e alle festività natalizie è associato un picco clamoroso dell’attività sessuale.
Curiosità della settimana: Larry Silverberg, docente di ingegneria meccanica e aerospaziale presso la North Carolina State University di Raleigh, ha calcolato la velocità alla quale dovrebbe viaggiare Babbo Natale per consegnare i regali a tutti i bambini in una sola notte. Ebbene: 8.180.295,55 km/h.
Mascherina protettiva, ma manco troppo
Senza il distanziamento sociale, la mascherina protegge dal Coronavirus soltanto relativamente. Lo sostiene uno studio della New Mexico University di Albuquerque, dove un gruppo di ricercatori ha messo a punto un computer che simula la tosse e gli starnuti umani. Grazie a questo macchinario, è stato possibile vedere che ad una distanza inferiore ai 6 piedi (circa 2m) le percentuali di goccioline che la mascherine non riescono a trattenere tendono ad aumentare, determinando un contagio.
Si è laureato a…Kalamazoo. Stiamo parlando del Babbo Natale di “Santa Clause” Tim Allen, che ha conseguito una laurea in Produzione Radiofonica e Televisiva alla Western Michigan University nel 1976.
Un’invenzione italo-americana
Tale è il più sottile amplificatore ottico mai ottenuto per aumentare l’intensità della luce laser. Lo ha infatti messo a punto un team composto dai ricercatori dell’Università dell’Aquila, del Politecnico di Milano e della Columbia University di New York, che, insieme al CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), è riuscito a dare all’amplificatore uno spessore che è inferiore addirittura al milionesimo di millimetro.
Per questa settimana è tutto cari lettori. Il TG USA 2.0 saluta, ringrazia e augura buone feste a voi e ai vostri congiunti. Inoltre vi invita a don’t eat too much e to be careful (de ‘sti tempi più del solito) o, se preferite, a FacceCaso.
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