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SmokeFree: Milano apre le porte al green vietando il fumo

SmokeFree: Milano apre le porte al green vietando il fumo

L’iniziativa SmokeFree si è già fatta strada tra molte città europee ed arriva anche in Italia con Milano come capostipite. La notizia è arrivata cos

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L’iniziativa SmokeFree si è già fatta strada tra molte città europee ed arriva anche in Italia con Milano come capostipite.

La notizia è arrivata così: Milano, la prima città italiana SmokeFree, ed ha preso un po’ tutti alla sprovvista.
Tra chi sente di essere l’orgoglio di Greta Thunberg e chi si sente privato della propria libertà, il Comune di Milano ha deciso di vietare, gradualmente, la possibilità di poter fumare nei centri pubblici più soggetti all’assembramento, a partire dalle sigarette classiche a quelle elettroniche che effettivamente, sommate all’elevato smog giornaliero, non rendono l’aria più salutare.

Di fatti non sarà uno stop radicale come molti hanno pensato, già nel panico, ma il divieto attuale consiste in una versione soft del progetto, dunque, vale soltanto nelle zone in cui non si ha un distanziamento interpersonale di almeno 10 metri.

Che sia una rivoluzione per la storia green italiana?
Se pensiamo ai nonni della generazione Z, quasi tutti raccontano di essere cresciuti a “pane e fumo”, soprattutto quando si riunivano tutti i familiari e la casa diventava un concentrato di tutta la tipica nebbia milanese, e non solo loro … Il divieto di fumo all’interno degli edifici pubblici è relativamente recente, introdotto nel 2003 e applicato solo nel 2005, donando una grande liberazione ai non fumatori che rischiavano patologie anche più gravi a causa del fumo passivo.

Comunque dovremo aspettare il 2025 affinché questo nuovo progetto prenda forma estendendosi all’intera area urbana e, magari, nell’intero territorio nazionale, con la creazione di zone adibite ai fumatori, quindi delle aree apposite, dove si potrà fumare liberamente con appositi posacenere, in modo anche da evitare quel brutto vizio di gettare la cicca per terra (e sì cari milanesi: la “cicca” è il mozzicone, non la chewing gum!).

Così anche tra i giovani diminuirebbe quella scomoda situazione in cui, tra amici o magari passeggiando da soli, ci siano i fumatori di turno che devono trasformarsi in trottole per evitare coloro ai quali dia fastidio, e libererebbe i non fumatori dal dover sia sentire l’odore sgradevole, sia dal fare la classica ramanzina.

Quindi fumatori giovani e non, gli asmatici vi ringrazieranno e non ci sarà più l’amico non-fumatore a stressarvi, mentre i voi, non-fumatori, adesso non tornerete più a casa impregnati di fumo.

#FacceCaso

Di Alessia Sarrica

COMMENTS

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    Silvio Pammelati 3 anni

    l Tempo (ed. Nazionale) del 27/01/20 pag. 28
    DIVIETI
    Sigarette proibite e smog
    Gentile direttore, Il Sindaco di Milano Sala ha recentemente evidenziato che entro il 2030 verrà precluso ai fumatori di Milano di accendersi le sigarette e, più a breve, di farlo nei pressi delle fermate dell’autobus.Il sindaco pare preoccuparsi del nulla. Infatti il fumo passivo non esiste tanto meno all’aperto dove invece sussiste l’inquinamento prodotto dalle automobili, questo sì un vero problema da risolvere. Silvio Pammelati Roma

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    Silvio Pammelati 3 anni

    Libero (ed. Nazionale, ed. Milano) del 23/11/20 pag. 20
    SUCCEDE A MILANO
    Il divieto di fumo e la cacciata di Sala
    Dall’inizio dell’anno prossimo le sigarette saranno vietate alle fermate dei mezzi pubblici ai parch. . Più in generale sarà proibito fumare nel raggio di 10 metri da altre persone. Questa la decisione del Sindaco Sala del Pd, decisione pensata prima del covid. Anni fa il sindaco Ignazio Marino di Roma fu cacciato per il solo divieto di fumo nei parchi. Ci si attende una fine non migliore per il sindaco Sala. Silvio Pammelati Roma

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    Silvio Pammelati 3 anni

    La Provincia di Cremona
    26 Febbraio 2016
    Contro i fumatori in Italia è in atto una vera crociata
    Gentile direttore, le sigarette sono un prodotto del mercato autorizzato cosi come il vino. Purtroppo però esiste nel loro caso il divieto in consumarle in vari luoghi: sui treni, sulla metro, in aereo, negli aeroporti, nei centri commerciali, in ristoranti, pizzerie, trattorie, nei bar anche tabacchi, negli alberghi, nei corridoi degli ospedali e delle asl, spesso negli androni pianoterra dei palazzi abitati, in genere nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.
    I fumatori sono milioni e attendono che si torni a trattarli come prima del 2003, anno della prima legge Sirchia.(FI).
    Silvio Pammelati
    (Roma)

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