Tempo di lettura: 1 Minuti

Fumatori in calo in Europa: si smette di più

Fumatori in calo in Europa: si smette di più

Sono sempre di più i non fumatori nell’Europa di oggi, come riportato dai dati raccolti dall’Università di Verona. Meno fumatori. Meno spese inutili

La Scozia è primo Paese al mondo a fornire gli assorbenti gratis
Videogiochi battono sesso: un altro passo verso l’estinzione
Quattro lingue e un manuale anti-violenza

Sono sempre di più i non fumatori nell’Europa di oggi, come riportato dai dati raccolti dall’Università di Verona.

Meno fumatori. Meno spese inutili per il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), meno problemi, più vantaggi per tutti.

È quanto espresso dai dati ottenuti nel progetto “Ageing lungs in european cohorts (Alec)”, coordinato dall’Imperial College di Londra e finanziato dall’Unione Europea attraverso il bando Horizon 2020.

A far parte delle numerose Università di Medicina coinvolte, anche l’Università di Verona, rappresentata da Simone Accordini nel gruppo di lavoro: “I nostri risultati”, spiega Accordini, “indicano che in Europa c’è una consapevolezza crecente degli effetti nocivi del fumo, che si concretizza con un aumento dei tassi di cessazione soprattutto in gravidanza”.

In poche parole

Pensate che, tra il 1980 e il 2010, ben 20 mila fumatori su 50 mila hanno smesso di far uso di tabacco. Lo studio, che fa parte della ricerca Alec e che ha nome “Time and age trends in smoking cessation”, mostra come i fumatori sotto i 40 anni abbiano smesso in massa tra negli ultimi decenni. Intorno agli anni ’90 smettevano in 20 su 1000 ogni anno, ma dal 2000 al 2010 ben 40 su 1000 hanno deciso di dire addio alla sigaretta, sempre su scala annuale.

Dalla nostra ricerca è emerso che nelle donne si osserva un picco di cessazione dal fumo attorno ai 30 anni, probabilmente dovuto alla decisione di smettere di conseguenza alla prima gravidanza. Questo picco, pari a 50 fumatrici su 1000 che smettono ogni anno in Sud Europa (…), indica che proteggere il bambino durante la gravidanza è la motivazione più forte nella decisione di smettere di fumare per le donne“, fa sapere Accordini.

Ed è, questa, finalmente, una buona notizia. Infatti, come vi abbiamo riportato pochi giorni fa in un articolo, sono molti gli studenti che iniziano ad affacciarsi al mondo della droga. Almeno per quanto riguarda il fumo e le sue conseguenze, stiamo facendo dei bellissimi passi avanti.

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0