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Flexitarianesimo e reducetarianesimo: i trend culinari che fanno bene al pianeta!

Flexitarianesimo e reducetarianesimo: i trend culinari che fanno bene al pianeta!

Non più solo diete drastiche: il flexitarianesimo e il reducetarianesimo sono come una dieta vegetariana ma livello principiante! Vediamole meglio...

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Non più solo diete drastiche: il flexitarianesimo e il reducetarianesimo sono come una dieta vegetariana ma livello principiante! Vediamole meglio…

In questi ultimi anni è aumentata l’attenzione alle tematiche legate all’alimentazione. E mentre vegatarianesimo e veganesimo sono ormai storia “vecchia”, flexitarianesimo e reducetarianesimo sono tutti da scoprire.

Ormai il termine “flexitariano” lo si trova anche su treccani: ma cosa significa? Alcuni lo definiscono la “terza via”.
Le altre due sono infatti i ben più noti vegetarianesimo e veganesimo. La prima dieta prevede la rinuncia ad alimenti di origine animale, la seconda è più drastica in quanto sono “vietati” anche quelli di derivazione animale come le uova e il latte. Il flexitarianesimo e il reducetarianesimo sono stili alimentari più soft. Insomma, un percorso adatto a quelli che pur non riuscendo a rinunciare in maniera totale alla carne, ne vogliono ridurre l’uso.

Qualcuno li chiama semplicemente vegetariani flessibili, altri semplicemente non conoscono la parola. Eppure, è riduttivo se si pensa che sono i trend alimentari del momento.
Nonostante una forte volontà, per molti eliminare completamente la fonte proteica animale dalla propria routine alimentare può non essere semplice. Le motivazioni sono tante: magari abbiamo bisogno di un determinato apporto proteico, magari semplicemente non vogliamo privarci di quei sapori, magari ci viene comodo cucinare un hamburger di tanto in tanto.

È per questo che il concetto di flessibilità rende tutto più semplice. Non esistono vere e proprie regole alimentari quanto principi che guidano le scelte quotidiane. Il flexitarianesimo e il reducetariensimo sono sostanzialmente la stessa cosa: semplicemente ci si pone come principio quello di non abusare delle proteine di origine animale.

Nonostante la sostanza sia simile, ci sono delle piccole differenze ideologiche tra le due diete. I flexitariani hanno infatti un focus sulla salute e talvolta sono spinti anche da motivazioni dconomiche. I reducetariani basano le loro scelte perlopiù su quella che è la tutela dell’ambiente e il maltrattamento degli animali.

Viene detto un po’ sempre di essere il cambiamento che si vuole vedere nel mondo e in un pianeta che muore per colpa di uno stile di vita spesso irrispettoso di esso, la cosa più giusta da fare è iniziare a fare piccole grandi azioni.
Essere plastic free, fare bene la raccolta differenziata e anche mangiare una bistecca in meno sono gesti piccoli ma importanti. Può darsi, cari giovany, che cambieremo il mondo a colpi di beyond burgers!

#FacceCaso

Di Martina Borrello

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