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Regno Unito, studenti stranieri tenete duro

Regno Unito, studenti stranieri tenete duro

Il Covid ha fatto male un po' a tutti, ma tra le categorie più colpite ci sono senza dubbio gli studenti stranieri che studiano oltremanica. Ecco perc

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Il Covid ha fatto male un po’ a tutti, ma tra le categorie più colpite ci sono senza dubbio gli studenti stranieri che studiano oltremanica. Ecco perché.

Sono immagini da brividi quelle registrate dalla Agence France Press (AFP) nei dintorni della food bank di Londra, nella zona orientale della capitale inglese: pacchi di viveri e code chilometriche di persone che aspettano di ricevere la loro razione di cibo, per arrivare alla fine della giornata.

E la cosa peggiore è che in mezzo a tutta quella gente ci sono tantissimi, troppi ragazzi. Si tratta per la maggior parte di studenti stranieri, depauperati da una pandemia che ha colpito soprattutto coloro che vivono lontani da casa, senza risparmi, né qualcuno a cui chiedere aiuto.

Il nostro pensiero, naturalmente, va ai nostri connazionali. Chissà infatti se tra quei giovani in fila al food bank c’era anche qualcuno di loro. Dopo la Brexit, d’altronde, per gli studenti italiani (al pari di tutti gli altri europei), vivere e studiare nel Regno Unito è diventato incredibilmente dispendioso. Lo status di studenti “privilegiati” di cui godevano prima dell’allontanamento della Gran Bretagna dalla UE garantiva loro rette annuali ordinarie, mentre adesso sono più che raddoppiate.

E non è solamente il costo materiale degli studi a gravare sulle casse dei giovani stranieri, ma anche il visto (348 sterline) e l’assistenza sanitaria (circa 470 sterline all’anno), che prima era gratuita. Ora, lo so cosa state pensando: della Brexit si sa già da qualche anno, dov’è la novità?

La novità c’è e si chiama Covid-19. Il virus, infatti, ha cambiato le regole del gioco e alcuni di quelli che fino a qualche mese fa potevano permettersi di studiare oltremanica anche senza le agevolazioni dell’Unione Europea ora non possono più farlo, per ovvi motivi. E allora, se vogliono continuare ad inseguire il loro sogno, devono arrabattarsi, inventarsi qualcosa.

Ma non mancano soltanto le risorse economiche. Le limitazioni agli spostamenti hanno reso sempre più complicato il contatto con il proprio Paese d’origine e questo ha indubbiamente inciso anche sul morale degli studenti stranieri. Soli e affamati quindi. E non di cultura purtroppo.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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