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FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo di Milella

FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo di Milella

Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è Milella a passare sotto le grinfie di Giorgia per parlare del suo nuovo singolo “Fondamen

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Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è Milella a passare sotto le grinfie di Giorgia per parlare del suo nuovo singolo “Fondamentale”.

Dopo essere sopravvissuto alle guerre stellari di un esordio col botto, MILELLA torna a contare tutti i suoi dubbi sull’amore, sulla morte e altre sciocchezze (cit) nel suo nuovo singolo per Revubs Dischi, disponibile dal 9.4.2021 su tutte le piattaforme digitali: “Fondamentale” è il promemoria che il cantautore pugliese prescrive alla scena, per non dimenticare tutto ciò che davvero conta. Abbiamo fatto qualche domanda al cantautore barese, per saperne qualcosa in più.

Ciao Milella, e benvenuto su FacceCaso. Allora, ti avevamo lasciato (giusto qualche mese fa) con “Guerre stellari”, oggi torni con “Fondamentale”. I destinatari sono diversi? O sei diverso tu, nel vedere e nel raccontare il medesimo destinatario?
Ciao Faccecaso! Sicuramente sono diverso io, che continuo – nel bene o nel male – a cambiare quotidianamente, utilizzando la musica come terapia, però, colpo di scena, anche i destinatari sono diversi. In “Guerre Stellari” chiudo una porta, mentre in “Fondamentale” faccio di tutto per tenere aperto un portone, diciamolo così, con un “detto popolare”.

La cosa che Milella ritiene più “fondamentale”.
La mia fragilità, è la cosa che mi permette di affrontare ogni giornata. Nel bene o nel male, è la parte che preferisco di me, perché in mezz’ora posso emozionarmi fino alle lacrime per un brano, un libro, un film e, successivamente, senza rimorsi, tagliare “rami secchi” metaforici, rapporti con persone che non riescono a comprendere per l’appunto il mio essere fragile. È la mia spada e il mio scudo, la cosa fondamentale per me.

Qual’è per te l’aspetto più complicato della gestione di una relazione? Oggi, poi, le difficoltà sembrano essersi moltiplicate…
All’interno del mio brano parlo proprio di come la mia generazione riesca in poco tempo a demolire tutto – rapporti, relazioni ecc. – per poi utilizzare i social con facilità disarmante, come vetrina, per tornare sul mercato. Io invece ritengo che la stabilità e l’equilibrio siano aspetti fondamentali per star bene con se stessi e con gli altri e, secondo me è proprio questo l’aspetto più complicato, l’essere in equilibrio con se stessi, per poi essere stabili e sani anche nel confronto degli altri. Bisognerebbe semplicemente imparare a memoria chi siamo per poi poterlo raccontare bene agli altri, senza vuoti in cui risucchiare il bene altrui.

Anche in “Fondamentale”, come in “Guerre Stellari”, la tematica amorosa si lega alla riflessione più estesa sul senso delle cose. Per citare Brunori, esiste per te qualcosa che sia “al di là dell’amore”? Oppure ogni cosa, in qualche modo, è amore?
La citazione a Brunori è sempre importante da suo fan! Sdrammatizziamo. Secondo me l’amore è la gemella dell’equilibrio, una sorta di “yin e yang”, tutto può essere amore o al contempo, tutto può essere fatto CON amore. Quindi anche quando l’amore non c’entra, se lo si fa CON amore, sicuramente farebbe star molto meglio noi stessi. Sembra una supercazzola ma giuro che non lo è.

La cosa che ti capita di ripeterti più spesso. Nella testa, per darti coraggio, o per qualsiasi altra finalità. Insomma, un tuo mantra ossessivo!
Potrebbe sembrare stupido, ma il mio “mantra” è: presto arriverà natale. Essendo un eterno nostalgico, ricordo quando da bambino attendevo tutto l’anno natale, non sono per il natale in se, ma per tutto il periodo, essendo nato il 26 dicembre. Tutto il mio anno converge in quel periodo, è una sorta di “resoconto” che posso fare con me stesso una volta l’anno.

Classica delle chiose, sempre utile a fare nuove scoperte: vetrina dei consigli, hai spazio per tre brani che, dall’inizio del 2021, ti si sono scolpiti in testa e non se ne vanno più.
Sono un fan sin dai loro esordi solisti, quindi impossibile per me non citare come apertura: Musica leggerissima di Colapesce Dimartino; mentre una scoperta di qualche settimana fa che non riesco proprio a togliermi dalla testa è Brodo di Laila Al Abash, mi ha completamente conquistato fra testi, sonorità e voce; infine Antartico di Caponetti, altro cantautore scoperto nel periodo natalizio che è entrato a piedi uniti nella mia playlist quotidiana.
Grazie mille per l’intervista!

#FacceCaso

Di Giorgia Groccia

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